"Non è vero che riparte, il campionato non si è mai fermato. E la Juve ha allungato ancora, anche se la classifica non lo dice. I distacchi sono rimasti immutati durante la sosta per le nazionali: Inter -1, Atalanta -3, Napoli -6... Eppure nella testa delle concorrenti è entrata la consapevolezza di essere ancora un po’ più lontane e scenderanno in campo per sconfiggere anche questa sensazione. Da dove nasce? Dal deposito della prova di forza di San Siro contro l’Inter, prima di tutto". Lo scrive oggi Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport. "Sarri ha spaccato l’Inter con due cambi: Higuain e Bentancur. Lo scorso anno la Juve, alla 7a, sconfisse il Napoli, quest’anno l’Inter: le rivali più accreditate. Scientifica - si legge -. L'Inter, che contro Barcellona e Juve aveva pagato la coperta corta, specie in mediana, ha perso due pedine fondamentali come Sensi e D’Ambrosio e un’opzione offensiva come Sanchez. L’infortunio di Sensi, il migliore nella striscia iniziale, riporta la Brozo-dipendenza creativa. Senza il centrocampista e la punta in più richiesti in estate, Conte dovrà essere bravo ad arrangiarsi. Con baby tipo Esposito, ma soprattutto con le motivazioni. L’Inter anti-Sassuolo è il pugile contato che deve dimostrare di essere tornato stabile sulle gambe. Conte dovrà restare aggrappato alla Juve, vincendo anche sporco, in attesa del recupero dei titolari e di regali di mercato per allungare la coperta".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 19 ottobre 2019 alle 09:45 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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