L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport analizza dal punto di vista tattico la sfida tra Inter e Bologna, terminata 2-2 con i nerazzurri ancora una volta rimontati dopo essere stati due volte in vantaggio: "Sono i cambi a decidere Inter-Bologna, scelte tecniche che pesano terribilmente nell’economia del risultato. Ballardini ha avuto il merito di ridisegnare la squadra rispetto alle ultime due sconfitte e ha riproposto la difesa a tre che era andata in soffitta dopo il ko di Livorno - si legge -. La mossa ha pagato perché molti degli attacchi nerazzurri si sono andati a scontrare contro quella diga che ha avuto l’unica crepa in Mantovani, autore di una gara piena di errori che per poco non ha inficiato una prova di squadra importante".

E ancora: "Il Bologna era partito titubante, schiacciato dall’aggressività nerazzurra, ma quando ha alzato il pressing a metà campo, ha ritrovato il coraggio e il bandolo di un incontro che ha riagguantato due volte evidenziando l’incapacità dell’Inter di tenere il risultato. La formazione di Mazzarri ha incassato altre due rimonte complici errori difensivi che non riesce ad eliminare. Forse si tratterà di errori individuali, ma essendo così ripetitivi viene da pensare che questa squadra non sia adatta, per caratteristiche dei singoli, a giocare con la difesa a tre. Se dunque la linea a tre ha rilanciato le ambizioni di salvezza del Bologna, lo stesso schieramento del pacchetto arretrato nerazzurro rischia di tarpare i sogni di gloria in chiave europea dell’Inter che ha perso un’altra occasione di migliorare la sua classifica: Cambiasso e compagni non vincono da quattro incontri e nelle ultime tre partite a San Siro hanno collezionato due pari e un ko con la difesa spesso sul banco degli imputati. Un motivo ci sarà?".

Sui cambi: "L’ingresso di Acquafresca, al di là dello sciagurato match point sprecato nel recupero, ha dato un segnale importante e inserendolo Ballardini ha fatto capire di credere nell’impresa a San Siro, di voler a tutti i costi rimontare uno svantaggio che per il Bologna in quel momento non era meritato. Un altro attaccante, Diego Milito, è invece entrato per l’assalto finale, con il punteggio di nuovo sul 2-2 e ha calciato su Curci il rigore che l’Inter aspettava da 33 giornate. Quelli dei due attaccanti sono stati errori pesanti che però probabilmente avranno un peso specifico diverso nel futuro delle rispettive squadre perché, se il Bologna ha fatto un passo in avanti importante verso la salvezza grazie a una prestazione attenta, l’Inter adesso rischia di perdere anche il quinto posto e forse l’Europa League che Thohir vuole con tutte le sue forze".

 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 06 aprile 2014 alle 09:10 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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