L’edizione odierna del Corriere dello Sport dedica un approfondimento a Nicolò Barella, una delle più belle sorprese dell’Inter di questa stagione. L’ex Cagliari ha imparato dai peccati di gioventù e ha fatto vedere il meglio di sé anche in Europa League. L’Inter avrebbe potuto affondare il colpo già due anni fa, ma ha preferito lasciarlo a maturare al Cagliari ancora un anno. E alla fine i fatti hanno dato ragione al club nerazzurro. Fu proprio Barella quasi un anno fa a segnare la prima rete in Europa, evitando all’Inter una sconfitta imbarazzante contro lo Slavia Praga. “Intanto ha segnato in tutte le quattro competizioni - è l'unico in Italia a esserci riuscito quest'anno, l'ultima volta capitò ad Hamsik nel 2015 - e Lukaku lo ha indicato come migliore in campo al fischio finale di Inter-Bayer Leverkusen. Ha saputo anche costruirsi un'intelligenza tattica, Nicolò, oltre a essere sempre nel vivo della manovra di squadra. Uomo in più per Conte, che ha lavorato sul ragazzo rendendolo ancora più decisivo. Punto fermo anche perché, con Vecino e Sensi più fuori che dentro l'Inter, il centrocampo ha rischiato spesso di andare in deficit numerico. Proprio per questo, Conte con Barella si è sempre raccomandato di evitare ingenuità e facili cartellini”, scrive il quotidiano.

Adesso è pronto a diventare un punto fisso anche in Nazionale. D’altra parte l’italianità nell’ultima stagione sembra essere diventata una caratteristica importante per l’Inter, da Barella a Bastoni passando per Gagliardini, D’Ambrosio, Candreva e Sensi (al netto degli infortuni).

Sezione: Rassegna / Data: Sab 15 agosto 2020 alle 09:41
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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