HANDANOVIC 6 - Nella prima parte di gara usa più i piedi che le mani e sul pressing di Politano rischia di combinare la frittata. Non riesce nel miracolo sul piattone ravvicinato di Mertens, nella ripresa si sporca i guanti sul destro debole di Insigne. 

SKRINIAR 6 - Dalle sue parti se la deve vedere con la rapidità di Insigne e degli altri piccoletti del Napoli. La tattica è chiara: aggredire alto per non farsi prendere in velocità. Si propone anche in sovrapposizione alla ricerca di soluzioni offensive. 

DE VRIJ 5,5 - Presente come da abitudine al centro della difesa, ha il compito di controllare Mertens e dirigere i movimenti del reparto. La non perfetta condizione fisica lo porta ad andare a vuoto in qualche anticipo: dopo tante prestazioni perfette, gli si può concedere qualche sbavatura in questo particolare momento storico-calcistico. Fa assaggiare i tacchetti al belga e gioca da ammonito tutta la ripresa. DALL'88' RANOCCHIA SV

BASTONI 5,5 - Nello scontro con Politano fa valere il fisico e i tanti centimetri in più, usando le lunghe leve per arpionare palloni. A volte esagera con l’irruenza e finisce per commettere fallo. 

CANDREVA 5,5 - Dimostra di avere una buona gamba già dopo pochi minuti: ripiegamento su Insigne prima, cross che genera l’angolo del vantaggio poi. Corre su e giù per la fascia: quello che manca, però, è il piede. Intraprendente, è troppo spesso impreciso nell’ultima giocata e spreca colpevolmente più di una ghiotta occasione. DAL 72' MOSES 6 - È un uomo di Conte e prova subito ad allargare la difesa di Gattuso. Sfrutta la frescezza contribuendo alla creazione di due buone iniziative, poi spara alto sulla respinta di Ospina. 

BARELLA 5,5 - Da mezzala di quantità e qualità si trasforma in mediano puro, completando la cerniera di centrocampo con Brozovic. Pimpante fisicamente, garantisce la solita corsa e sostanza, ma non sempre risulta ordinato in fase di costruzione. 

BROZOVIC 5,5 - Affiancato da Barella nello scudo a due davanti alla difesa non rinuncia alle doti da play, abbassando il raggio d’azione per avviare la manovra. Meno lucido del solito, incrocia spesso i muscoli di Zielinski ed Elmas cercando (senza fortuna) anche la via nella rete.

YOUNG 5 - Conte punta sulla sua esperienza nella corsia di sinistra, ma viene tradito. Di Lorenzo e Politano sono avversari scomodi e l’ex Inter lo costringe a giocare con un giallo sul groppone già dal 12’. Rischia anche il rosso e quando può varca timidamente la metà campo. Qualche colpa nel movimento a chiudere Mertens sull’1-1 azzurro. DAL 72' BIRAGHI 6 - Si dedica alla fase offensiva alla ricerca del gol qualificazione: da una sua giocata nasce l'occasione gol di Moses a 10' dalla fine e la torsione aerea di Lukaku. 

ERIKSEN 7 - Gli bastano 2’ per zittire gli haters. Conte lo libera dai compiti difensivi cambiando modulo e schierandolo a ridosso delle due punte, nelle vesti di trequartista. Mentalmente più leggero, batte il tagliato calcio d’angolo che genera il precoce vantaggio nerazzurro. La sua partita è fatta anche di sventagliate, conclusioni pericolose, veli e intelligenti giocate di prima fatte quasi sempre con i tempi giusti. Prova invano a chiudere Insigne nel pareggio napoletano. DAL 88' SENSI SV

LAUTARO 5 - Dopo le settimane condite da infinite voci di mercato che rimbalzano dall’Italia alla Spagna torna in campo con l’obiettivo di confermare quanto di buono si dice di lui. Non brillante fisicamente e senza la solita garra, cicca qualche pallone invitante e prova solo a tratti a ritrovare l’intesa con Lukaku. Annullato da Maksimovic, viene richiamato in panchina da Conte. DAL 72' SANCHEZ 6,5 - Mette subito la voglia a disposizione della squadra, cercando di bucare Ospina con un diagonale che si spegne di poco a lato. Particolarmente frizzante, genera più pericoli del Toro nonostante i meno minuti a disposizione. Da ammirare anche la sponda di tacco per Eriksen. 

LUKAKU 6 - Torna in uno degli stadi d’Italia in cui ha fatto più male: dopo la doppietta in campionato, calca di nuovo il prato del San Paolo ma questa volta trova davanti un avversario come Koulibaly della sua stessa stazza fisica. Lotta spalle alla porta e svaria sul fronte d’attacco, lavorando per la squadra e sfiorando anche il gol di testa. Cala nella ripresa. 

ALL. CONTE 6 - Al rientro dalla pausa forzata spolvera un 3-4-1-2 con l’obiettivo di liberare la fantasia di Eriksen. E il campo gli dà ragione dopo pochi giri di orologio. Guida i suoi dalla panchina con urla e gesti, soprattutto in fase di non possesso, mettendo in secondo piano le gambe pesanti o il fiato corto. Vede sfumare il primo obiettivo stagionale per colpa del folletto belga che avrebbe potuto avere ad Appiano Gentile nei prossimi mesi. 

NAPOLI: Ospina 8; Di Lorenzo 5,5, Maksimovic 7, Koulibaly 6,5, Hysaj 5; Zielinski 6 (dall'84' Allan sv), Demme 5,5, Elmas 5,5 (dal 65' Fabian Ruiz 6); Politano 6 (dal 65' Callejon 6), Mertens 7 (dal 74' Milik 5), Insigne 6,5 (dall'85' Younes sv). All. Gattuso 6,5.

ARBITRO: ROCCHI 5,5 - Il primo giallo a Young può starci, ma da quel momento in poi il metro di giudizio lascia perplessi. A partire dall’ammonizione per De Vrij e dalla decisione di graziare l’inglese nel secondo fallo su Politano fino all’intervento non sanzionato di Koulibaly su Lukaku verso la fine della prima frazione.  
ASSISTENTI: Del Giovane 6 - Cecconi 6.

Sezione: Pagelle / Data: Sab 13 giugno 2020 alle 23:06
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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