Qualcuno dirà: anche il Barcellona le ha prese da una neo promossa. Verissimo, però è innegabile che il tracollo del Milan abbia fatto parecchio rumore. Tra tutti, spicca il nome di Zlatan Ibrahimovic: deludente lo svedese e su di lui si sono accaniti quasi tutti gli addetti ai lavori. Controcorrente Paolo Di Canio, che analizza la questione con puntualità, facendo riferimento ai tempi in cui Zlatan era nerazzurro. "C'è una grande differenza tra l'Ibrahimovic del Milan e quello dell'Inter", spiega Di Canio a Controcampo. "Lo svedese è un giocatore anarchico, che mal si piega al gioco di squadra. Lui pensa a sé stesso e difficilmente torna indietro ad aiutare i compagni. Ma il problema del Milan non può essere Ibrahimovic. Semmai, i problemi sono altri. Quando Ibra era all'Inter, dietro di lui a recuperare palla c'erano i top-player nei ruoli chiave, come Cambiasso e Zanetti in mezzo al campo. Al Milan vediamo Pirlo, Antonini e Papasthatopoulos affannarsi nel rincorrere gli avversari". Come dire: va bene avere un attacco superlusso, ma poi bisogna anche saper sorreggere cotanto peso offensivo.

Sezione: News / Data: Lun 13 settembre 2010 alle 02:06
Autore: Alessandro Cavasinni
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