La Gazzetta dello Sport racconta quanto accaduto nel day after di Borussia Dortmund-Inter: un vertice ad Appiano Gentile tra Antonio Conte e la dirigenza nerazzurra rappresentata da Beppe Marotta, Piero Ausilio, Lele Oriali e Javier Zanetti."Né la dirigenza né la proprietà - scrive la rosea - hanno gradito le uscite pubbliche dell’allenatore. Al netto della comprensione per la delusione del risultato, a Conte è stato sottolineato come dichiarazioni di un certo tenore non siano positive, aggiungano tensione eccessiva al termine di una partita certamente importante, ma che non ha segnato un fallimento definitivo. Dal canto suo, l’allenatore ha ribadito la preoccupazione per il momento che sta vivendo la rosa. E si è detto preoccupato del calendario fino alla sosta di Natale, con il rischio di pregiudicare l’infinita rincorsa alla Juventus, a maggior ragione con due partite di Champions «vere» da affrontare tra Slavia e Barcellona".

Le ragioni dello sfogo, per la Gazzetta, sono principalmente tre. "La prima: ha voluto sottolineare che a suo dire la società non ha chiarito a sufficienza come l’Inter di quest’anno non sia chiamata a vincere. E che l’attuale cammino in campionato è frutto di un lavoro eccezionale, non preventivato. Così si spiega il riferimento ai dirigenti che dovrebbero parlare al suo posto. Secondo punto: il tecnico vuole vincere, non solo provare a. E ha capito che, se a gennaio davvero sarà fatto quel che non è stato completato in estate, la possibilità di dar fastidio alla Juventus sarebbero concrete. Terza risposta: quell’«ho sbagliato a fidarmi» nasconde tutta la delusione per l’attuale rendimento di alcuni elementi della rosa. E non si fa fatica a individuare i nomi di Godin, Gagliardini, Politano e Vecino". E ancora: "Se sul fronte Dzeko il club ricorda come sia stato lo stesso Conte a propendere per Lukaku, una volta capito che tutte e due le operazioni non sarebbero state possibili, a lasciare perplessa la società sono stati i riferimenti a Sensi e Barella: nessuno disconosce i meriti di Conte sui due, ma i dirigenti ricordano come le due operazioni fossero condivise con l’allenatore".

Gli effetti a gennaio, in ogni caso, si vedranno. "Il tecnico vorrebbe almeno due interventi: uno a centrocampo e uno in attacco, Giroud è un obiettivo possibile. Su Vidal resta la distanza: Conte lo ritiene ideale, Marotta e Ausilio lo farebbero solo in prestito gratuito. E propendono per un profilo economicamente compatibile e più futuribile, leggi Kulusevski".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 07 novembre 2019 alle 08:10
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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