Grande "Prima Serata" alle ore 21 su Inter Channel: in studio, per rispondere alle domande dei tifosi, Giampaolo Pazzini. Inter.it vi propone in anteprima, capitolo dopo capitolo, l'intervista all'attaccante nerazzurro, uno al quale solitamente non piace molto parlare, ma che di fronte alle curiosità dei tifosi si è raccontato a tutto campo. Compreso il rigore sbagliato contro l'Udinese.
"Non mi piace moltissimo fare interviste, parlare tanto, anche perché a volte parli con persone serie e allora non c'è nessun problema, ma altre volte le tue parole vengono riportate male, e questo un po' dispiace sempre. A parte questo, in generale, non mi piace molto parlare. Poi ogni tre giorni, con tutte le partite che facciamo, non è facile trovare sempre qualcosa d'interessante da dire", spiega l'attaccante all'inizio di "Prima Serata", per poi sottolineare subito - col cuore - un concetto per i tanti tifosi che gli hanno scritto e che gli sono vicini, nonostante il periodo no, nonostante l'errore dal dischetto. "È stato incredibile, perché ho percepito l'affetto di tutti, non solo dei compagni, ma anche della gente: grazie, veramente. L'Inter ha sempre avuto tantissimi campioni e ha vinto tutto, ma ora - in un periodo che stiamo facendo male e che io non segno - ho sentito lo stesso l'affetto delle persone, una cosa che mi aiuta a lavorare meglio".
Sul rigore fallito contro l'Udinese, Pazzini spiega il suo stato d'animo. "Ho provato a guardarlo e riguardarlo, anche se non troppo, perché mi sentivo male... Perché ci sono rimasto davvero molto male, non sarebbe servito magari per la vittoria, ma serviva per il morale mio e della squadra, anche se non per i tre punti. Non mi era mai successa una cosa così, così mai. Mi era successo un palo interno, o fuori, ma così no. E poi Handanovic credeva che lo tirassi centrale ed è rimasto fermo, quindi bastava qualsiasi posto della porta, e invece... ".
Pazzini svela poi un piccolo retroscena con i compagni: "Dicevo loro, faccio una festa quando faccio un tiro in porta, questo dicevo ai ragazzi. E invece, quando ho avuto quell'occasione lì e l'ho sbagliata... ".
La porta sembra quasi stregata ultimamente, per Pazzini ma non solo per lui, anche per Diego Milito. E allora Giampaolo cerca di sdrammatizzare: "È vero, ma è una scommessa nostra che poi sveleremo alla fine, io e Diego... ".
Quando le cose non vanno bene, è una situazione che personalmente mi porto sempre a casa: non è che quando esci poi va tutto bene", parola di Giampaolo Pazzini, nel corso di "Prima Serata" su Inter Channel, in onda questa sera alle ore 21.
"Noi - prosegue - non stiamo bene così, soffriamo molto la situazione, dobbiamo ripartire forte e riuscire a fare un filotto che ci dia autostima, bisogna lavorare sempre di più. Se in questo momento ci manca autostima? No, non è che ci manca autostima, ma come diceva il tecnico l'altro giorno facciamo due vittorie, arriva di nuovo una sconfitta, ti ributti giù... Eppure l'anno scorso quando eravamo sotto di due col Palermo mi colpì molto che i compagni dicessero ok, ora ne facciamo tre. Mi impressionò questo, da lì partì una grande rincorsa, possiamo farlo anche ora. Ci attendono quattro partite determinanti, che ci faranno riprendere o capire che l'annata non si può raddrizzare. Sono fondamentali e noi ce la metteremo tutta".
"Ci sono periodi che le cose possono andare meglio o peggio, ma cerco di dare sempre tutto": a parlare in questo modo è Giampaolo Pazzini, ospite di "Prima Serata", nel corso della quale ha toccato tantissimi argomenti, rispondendo alle curiosità dei tifosi nerazzurri.
Sabato al "Meazza", l'Inter ospiterà la Fiorentina, chi scrive a Inter Channel spera che Pazzini possa tornare presto a segno, magari subito, contro la sua ex squadra: "È il mio lavoro, lo spero anch'io; tanto".
Con Edoardo Caldara si parla quindi di Claudio Ranieri: "Noi seguiamo molto l'allenatore, si è presentato molto bene, poi però ci sono stati infortuni, problemi, che non devono certo essere un alibi ma è così, ci sono stati, e hanno influito. È un grande uomo di calcio che dà tranquillità alla squadra".
A gennaio scatterà per Pazzini il primo anno in nerazzurro, i tifosi gli chiedono che effetto gli faccia indossare la maglia dell'Inter: "Provo grande soddisfazione a indossare la maglia dell'Inter, che è una delle squadre top d'Europa, è Campione del Mondo. Provo soddisfazione e responsabilità, ma una bella responsabilità. È una maglia pesante questa ma bella, molto bella, da mettere. Se sono mai agitato prima di una gara? No, nel 95 per cento dei casi prima di un match sono tranquillo".
"Zanetti è un mostro sacro, all'inizio avevo quasi soggezione... Uno che gioca ogni tre giorni, che non ha mai problemi, quasi neanche suda! Forse solo se fa proprio caldo...", sorride Giampaolo Pazzini, nel corso di "Prima Serata", nel parlare del capitano nerazzurro, prima di tornare a parlare del momento no dell'Inter.
"Se proviamo più rabbia o più delusione? Tutte e due, c'è molta arrabbiatura e molta delusione. Noi non stiamo bene così, non va bene, sentiamo una grande responsabilità e vogliamo fare di tutto perché la situazione torni a posto. Sento la gente che mi vuole bene, che ci vuole bene, c'è amarezza quando non li si ripaga, ma spero presto di uscire da questa situazione, mia e della squadra", sottolinea l'attaccante.
Poi una precisazione: "Che i tifosi sappiano che non sono su nessun social network, non mi piace molto".
Si ritorna poi a parlare del rigore sbagliato al "Meazza": Pazzini non cerca alibi, ma dice la sua sulle condizioni del campo e... sulla difficoltà di stare in piedi: "Sembra di essere sul ghiaccio. A prescindere dal rigore. Anche chi ha i tacchetti più alti pattina, eppure se tocchi il campo con la mano è duro. Non so se sia colpa della rizollatura o meno, ma c'è qualcosa che non va. Scivoli, non riesci a far presa, qualsiasi scarpa tu metta".
Autore: Alessandro Cavasinni
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