Salvo novità di formazione dell'ultimo momento, stasera a San Siro si consumerà anche la sfida tutta argentina tra Diego Milito ed Ezequiel Lavezzi. Il Principe contro i Pocho, due leader delle rispettive squadre, decisivi nel bene e, talvolta, nel male. onostante la buona prestazione contro l'Udinese, per Lavezzi (e per il Napoli) non è stato un buon inizio di campionato. La squadra di Donadoni stenta non poco e veleggia nelle zone medio-basse della graduatoria (4 punti in 4 partite). Ma questo non la rende di certo avversario meno pericoloso del previsto, considerando il talento che può mettere in campo l'ex Ct della Nazionale italiana. E il Pocho è una delle armi più pericolose, come ha sempre dimostrato ogni volta che vede davanti a sé il nerazzurro. Lavezzi, dopo un'estate di dubbi, fughe e propositi di partenza, è rimasto a Napoli per la gioia della tifoseria partenopea che lo ama.

Per un certo periodo, quando ancora l'addio di Ibrahimovic non si era consumato e l'Inter cercava un giocatore di fantasia, l'argentino è stato persino accostato alla società di Moratti. Ma quello era probabilmente il momento più basso del rapporto tra il giocatore e De Laurentiis, poi risanatosi. In teoria, Milito e Lavezzi avrebbero addirittura potuto vestire la stessa maglia, ma si è rimasti sempre sul campo delle ipotesi anche perché Mourinho voleva unnumero 10 e Lavezzi è più una seconda punta. I tifosi dell'Inter ricorderanno bene il bel gol messo a segno dal Pocho lo scorso anno, quando al termine di un pregevole scambio con Zalayeta riuscì a rimettere incorsa il Napoli già sotto di due reti a San Siro (il metch terminò poi proprio 2-1 per l'Inter).

Oggi l'attaccante di Donadoni cercherà di replicare quella prodezza, nella speranza che possa servire a portare punti a casa. E Mourinho inviterà i suoi centrali a fare molta attenzione alla sua velocità, a tratti inarginabile. Dall'altra parte, però, i partenopei dovranno fare attenzione al Principe Milito, che con la doppietta di Cagliari ha confermato, se ce ne fosse stato bisogno, di essere letale in qualsiasi momento. Basta distrarsi un secondo e l'ex Genoa ti punisce, un chiaro avvertimento per i vari Cannavaro, Santacroce e Contini. Insomma, sarà uno spettacolo a ritmo di tango quello che stasera andrà in scena al Meazza. Lavezzi contro Milito, Milito contro Lavezzi, giusto per dare un po' di pepe a una sfida che già si preannuncia caldissima, come lo è sempre stata. E poco importa se il Napoli non vince a Milano da una quindicina d'anni. Le statistiche lasciano il tempo che trovano e non rappresentano un ostacolo per le intuizioni dei vari Lavezzi, Hamsik e Quagliarella. Più che ai numeri, meglio fidarsi di Lucio e Samuel...

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 23 settembre 2009 alle 12:47
Autore: Fabio Costantino
vedi letture
Print