Un lieto ritorno quello di Cristiano Biraghi con la maglia azzurra, che non indossava dal 23 marzo scorso per la prima gara valida per le qualificazioni agli Europei giocata contro la Finlandia. Rimasto in panchina nella partita successiva con il Liechtenstein, era tornato tra i convocati di Roberto Mancini in questo quarto round di qualificazioni. L'esterno nerazzurro ha saltato le successive sfide contro Grecia e Bosnia a giugno a causa dell’infortunio al ginocchio e Armenia e Finlandia a settembre per mancata convocazione. Tornato sul taccuino del Ct, è rimasto in panca nella gara di sabato scorso contro la Grecia, per essere titolare contro il Liechtenstein. Per lui quella al Rheinpark Stadion è stata la 5^ apparizione in carriera con la maglia della Nazionale. Una sola rete fino ad ora dal suo debutto avvenuto poco più di un anno fa, il 7 settembre 2018 contro la Polonia nella fase a gironi della Nations League, partita durante la quale fu titolare per tutta la gara. La sua prima rete invece risale ad un anno e un giorno prima del ritorno in azzurro, quando scendeva in campo per la terza volta con la maglia dell’Italia, ancora una volta contro la Polonia in Nations League nella partita di ritorno, gol che valse la vittoria.

Contro il Liechtenstein Biraghi ha disputato 88 minuti di una gara più che buona condita dall'assist a Federico Bernardeschi per la rete che ha sbloccato il risultato, una prestazione che potrebbe giovare in ottica scalata delle gerarchie manciniane in vista di giugno nonostante manchi ancora qualche mese e Mancini sia stato chiarito in merito al fatto che la scelta sarà difficile e non ci sarà spazio per tutti. Ma prima di tutto ci sono da seguire gli step che porteranno all'Europeo itinerante: prima di giugno il calendario propone la Bosnia-Erzegovina e l'Armenia il prossimo novembre, sfide che per il Ct di Jesi saranno dei test veri e propri e per le quali il 34 nerazzurro ieri sera potrebbe aver staccato un pass d'accesso. Non solo l'Europeo però, perché per Biraghi la vera sfida inizia ben prima e quella sfida si chiama Inter. La sua prestazione con la maglia azzurra ha portato finalmente una buona notizia per Antonio Conte, che in questa funesta sosta dopo gli infortuni di Danilo D’Ambrosio ma soprattutto di Alexis Sanchez, ritrova un sorriso e una risorsa utile. Dietro l’angolo per l’Inter c’è il Sassuolo a Reggio Emilia e Conte dovrà far uso di un turnover obbligato. Stefano Sensi in recupero ma ai box almeno al Mapei Stadium, D'Ambrosio out e Diego Godin da preservare, una lista di attenzioni di cui curarsi e Conte potrebbe optare per un significativo rimescolamento di carte che nei 21 giorni di tour de force riguarderà quasi certamente l'ex viola, in campo solo contro la Lazio dal primo minuto (con tanto di assist decisivo). Il Sassuolo, oppure uno dei match successivi, per Biraghi potrebbe rappresentare anche un test per valutare il recupero fisico che fornirebbe ulteriori risposte in ottica presente e futura che prevede doppi impegni settimanali che alla lunga necessitano l'allungamento della coperta.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 17 ottobre 2019 alle 13:06
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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