"Nessuno è più interista di me". Così José Mourinho si definisce davanti a Piero Chiambretti nel corso della registrazione della puntata di Chiambretti Night che andrà in onda in seconda serata su Italia Uno. Intervista nella quale Mou ha parlato a 360 gradi, parlando in primo luogo dei suoi giocatori, partendo da Maicon, annunciando che la stagione del brasiliano non è finita, anzi, "Secondo il dottore Maicon potrà giocare ultima partita di campionato, per festeggiare", e da Santon, definendolo "superbravissimo. Il suo debutto in Coppa Italia è stato un evento storico".

Poi una stoccata a Ranieri: "Lui ha detto che l'Inter mi ha chiamato per vincere la Champions? Io sono stato chiamato dal Chelsea per vincere lo scudetto che mancava da 50 anni". Nel corso dell'intervista anche un augurio di compleanno per Arrigo Sacchi: "Ha fatto la storia del calcio, con lui la sua squadra ha vinto in modo speciale. È stato uno dei grandi", e un annuncio: "In Portogallo ho vinto una Champions League mentre all'Inter lavoro solo da 10 mesi e c'è ancora tanto da fare. Voglio vincere i tre maggiori campionati europei, il mio futuro è all'Inter, quando avrò terminato la mia esperienza in nerazzurro lascerò l'Italia". Non manca una pizzicata nei confronti  anche di Roberto Mancini: "La differenza tra me e lui? Che Roberto dopo Liverpool ha chiuso, io dopo Manchester ho chiesto una riunione per trovare ciò che serve per vincere".

Nella serata torna in voga il tema della prostituzione intellettuale e Mou spiega meglio: "Che differenza c'è tra il pugno di Adriano e quelli di Del Piero con la Roma e Inzaghi con il Cagliari? Noi abbiamo Inter Channel con i suoi 45 mila abbonati, la Juve ha Tuttosport e il Milan tre tv e i giornali. Mi sento un po' Robin Hood...". L'arrivo di Quaresma un errore? "Chissà. Però intanto ho tirato fuori Santon, che per 15 anni sarà il calcio italiano". Capitolo mercato: si parla di  Essien e Drogba:  "E' un grande giocatore, ma non so se l'Inter ha i soldi per strapparlo al Chelsea. Drogba? L'anno prossimo avrà un anno in più...". Mourinho si è poi pronunciato sul suo presunto rapporto ostacolato coi media. "Ma io non sono antipatico. Il mio obiettivo è solo lavorare per la mia squadra". E sul presunto sfogo di Bergamo chiarisce: "Sono un trascinatore, a volte serve anche spronare i giocatori".

Non poteva infine mancare la punzecchiatura dell'altro ospite, Tiziano Crudeli, che da buon milanista ha evidenziato gli episodi arbitrali pro Inter durante l'ultimo derby, in particolare il rigore su Inzaghi non concesso: "Questa è una mezza verità, l'altra è che sul 2-0 Ambrosini doveva essere espulso e forse sarebbe finita 3-0 o 4-0 per noi. E all'andata il gol del Milan era in fuorigioco". Restando in tema Milan, a precisa domanda su chi facesse la formazione nerazzurra, con chiaro riferimento ad Ancelotti, Mou ha replicato: "La faccio io, quando ho qualche dubbio i miei collaboratori mi aiutano. Ci sono tanti allenatori che hanno vinto la Champions più di una volta, Ferguson e Carlo due, ma c'è anche un solo club che vinceva una finale 3-0 e l'ha persa. Però al Chelsea potrebbe fare bene perchè lui è un grande allenatore e quello un grande club, che ha tempo e condizioni per vincere. E se andasse, da innamorato del Chelsea, sarò sempre pronto a tifare per lui".

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 01 aprile 2009 alle 21:00
Autore: Christian Liotta
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