Per il momento non c’è nulla di concreto a parte una stretta di mano in spiaggia con Marco Branca, eppure Carlos Tevez, dopo il fallimento dell’operazione che avrebbe dovuto portarlo al Corinthians, rimane sempre in orbita Inter. Situazione più mediatica che reale, per il semplice fatto che l’attaccante ha già deciso di lasciare il Manchester City e che all’Inter, dove il fascino esercitato dagli argentini non si placa mai, un giocatore come lui farebbe di certo bella figura. Esistono però due aspetti che, di certo, in Corso Vittorio Emanuele stanno valutando prima di effettuare, eventualmente, mosse azzardate: economico e tattico.

PERCHE' CERTE CIFRE? - Il costo del cartellino di Tevez è esorbitante, almeno 40 milioni. Per non parlare del suo ingaggio, che si aggira sui 7 milioni a stagione. Cifre, in entrambi i casi, fuori portata per le strategie finanziarie nerazzurre. A queste condizioni il discorso non evolverebbe mai. Ma c’è un aspetto da considerare: qualora non si facesse avanti alcun club per acquistare l’Apache, i Citizens potrebbero trovarsi costretti a rinunciarvi senza avanzare pretese inutili. Infatti, con l’arrivo ormai prossimo di Aguero, lo spazio per Tevez si ridurrebbe ulteriormente e lo sceicco si troverebbe a libro paga un giocatore costoso e scontento. Pertanto, appare azzardato chiedere cifre così alte per un calciatore che sarà ceduto a prescindere. In questo contesto, l’attendismo è un’arma efficace perché con l’avvicinarsi della chiusura del mercato i prezzi scendono inevitabilmente, soprattutto se non sono ossigenati da aste. E Moratti, qualora l’operazione fosse interessante anche economicamente, un pensierino lo farebbe di sicuro. Ma non adesso, questo è il periodo delle voci incontrollate, per risparmiare bisogna avere pazienza.

L'EQUILIBRIO TATTICO PRIMA DI TUTTO - Per quanto concerne il discorso tattico, Tevez è una prima punta così come lo sono Pazzini, Milito ed Eto’o. Ma come il camerunese a sinistra, l’argentino potrebbe partire largo a destra per rendersi pericoloso. Lo ha fatto con il Manchester United e con il City, non sarebbe assurdo pensare che possa farlo anche a Milano. Un tridente composto da Eto’o-Pazzini-Tevez sarebbe da sogno per i tifosi e da incubo per gli avversari, ma a tutti Gasperini chiederebbe sacrificio e l’Apache non è proprio uno che ama portare legna sulla spalla. Toccherebbe al tecnico convincerlo a impegnarsi per la squadra, rinunciando magari alle sue pause fisiologiche durante la partita. Di certo il talento di Tevez sotto porta sarebbe un lusso per l’Inter, ma gli equilibri tattici sono imprescindibili. L’argentino non è dunque un attaccante esterno, ma ha le caratteristiche fisiche e tecniche per muoversi con efficacia in una frazione della metà campo avversaria ed essere letale come sempre.

MEGLIO DI PALACIO PERCHE'... - Se i nerazzurri hanno messo gli occhi su Palacio significa che cercano un giocatore con determinate caratteristiche. Quelle del genoano si sposano perfettamente con le necessità di Gasperini, ma la trattativa con Preziosi è bloccata. L’unica certezza è che la società nerazzurra cerca di riempire quella casella, perché Pandev, Alvarez e Castaignos non sono ritenuti sufficienti a completare il reparto e soprattutto perché nessuno di loro nasce come attaccante laterale. Lo stesso dicasi per Tevez, che però rispetto ai concorrenti ha un vantaggio: essere un top player. Il suo eventuale arrivo, soprattutto se a prezzi concorrenziali, sarebbe un gran colpo per l’Inter e Moratti regalerebbe così ai tifosi quel campione che aspettano da tempo. Alle questioni tecnico-tattiche prevarrebbe il fascino di un big del panorama internazionale, ancora alla ricerca di una sistemazione per la prossima stagione. E il presidente, si sa, pur avendo stretto i cordoni del borsellino, resta un grande ammiratore dei giocatori di classe.


- La riproduzione anche parziale dell'articolo è consentita solo previa citazione della fonte FcInterNews.it. I trasgressori saranno segnalati a norma di legge.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 23 luglio 2011 alle 18:45
Autore: Fabio Costantino
vedi letture
Print