Claudio Ranieri adesso sorride. Il Tinkerman è riuscito perfettamente in un'opera che sembrava solo qualche settimana fa essenzialmente titanica, ovvero consegnare al presidente Massimo Moratti un'Inter ritrovata e con tanti punti pesanti in saccoccia a Natale, così da potersi muovere con più decisione sul mercato per completare una rosa che vuole centrare la zona Champions. E ieri col Lecce sono arrivati proprio gli spunti più interessanti, tra tante note positive ma anche falle da riempire proprio grazie alla finestra invernale della campagna acquisti.

L'ATTACCO RITROVATO - Finalmente, verrebbe da dire. Ranieri ha azzeccato tutte le mosse: Forlan autore di un primo tempo magistrale, Pazzini tornato rapace d'area e goleador, Milito che si è tolto un peso enorme e ora passerà un periodo di feste leggerissimo. Ieri l'attacco nerazzurro ha ritrovato quella potenza che veniva richiesta ormai da tempo, creando una mole di occasioni veramente imponente: un passo deciso in avanti rispetto a gare come furono con l'Udinese o ancor prima contro la Roma nei tempi Gasperiniani quando per arrivare in porta sembrava ci fosse bisogno di un aiuto divino. D'accordo, l'avversaria non era tale da poter valutare tutto ciò come banco di prova assoluto, ma in questo momento Ranieri aspettava segnali importanti e li ha ricevuti, eccome. Da notare anche l'ottima disposizione del lavoro della squadra in base alle punte disponibili: finché c'è stato Forlan nel 4-4-2 del primo tempo, libertà di svariare per l'uruguaiano che il gol lo avrebbe meritato se i legni non fossero stati così crudeli; preziosissimo anche il lavoro a sostegno di Maicon che è una manna dal cielo per Pazzini. Nella ripresa, con Alvarez trequartista ispirato più che mai si esalta anche Milito, e ancora una volta il tecnico dell'Inter si conferma l'uomo dei cambi in corsa.

IL CAMBIO DEL CHIP (E DEL MODULO) - "Alvarez deve cambiare chip, perché le qualità ci sono tutte". Il tormentone lanciato da Ranieri su Ricky forse potrebbe aver finalmente trovato la sua fine: l'argentino sistemato nel suo ruolo naturale, quello da trequartista, è stato più che una spina nel fianco per il Lecce. Assist sontuoso al Principe, fantasia allo stato puro dietro le due punte, un gol trovato nel momento in cui le sue gambe cominciavano a cedere accompagnate dal classico fiatone. Premiata la buona volontà di questo ragazzo che sta spazzando via i fischi iniziali di San Siro e si sta guadagnando applausi e boati. Ranieri dunque sa che il ritorno al 4-3-1-2 può essere prezioso anche per il futuro, e in questo senso è rivalutata anche la figura di Wesley Sneijder, uno che dopo le vacanze tornerà carico a molla e che avrà sicuramente sorriso vedendo l'apertura di Sor Claudio alla figura del trequartista: oggi c'è Ricky, domani ci sarà Wesley. Magari si alterneranno anche, ma quello che serviva era il cambio di chip. E' la volta buona, ci auguriamo tutti.

LO SCHIAFFO E LE IDEE - Fino allo schiaffo del Lecce, però, sono mancate le idee all'Inter di Ranieri. E' a questo che bisogna fare particolare attenzione: non bisogna mettere in condizione la squadra di dover reagire o il tecnico di dover necessariamente cambiare al 45', un atteggiamento più aggressivo sin dal primo minuto sarebbe positivo. Non si può avere tutto subito, questo è certo, dunque prendiamo per buoni i tanti passi positivi che sta facendo registrare il tecnico testaccino alla guida della compagine nerazzurra. Va però definita una volta per tutte l'idea tattica da proporre da gennaio in poi, perché il mercato è finalizzato anche a questo. E comprare un esterno sinistro se si sceglie di rilanciare il 4-3-1-2 potrebbe rivelarsi non proprio un'idea brillantissima...

BINOMIO DIFESA-MEDIANA: E' L'ORA DEL MERCATO -  Per le tante note positive - tra le quali inseriamo ancora un Julio Cesar stellare così come fu a Cesena -, rimangono però ancora numerosi problemi da affrontare in sede di mercato, e anche in tempi possibilmente brevi. Il gol concesso al Lecce è intollerabile, così come l'occasione nella ripresa sull'asse Cuadrado-Muriel: a parte gli errori di deconcentrazione, il centrocampo non riesce fisicamente a rinculare e manda in tilt totale la difesa, che spesso si fa sorprendere perché Maicon e Nagatomo tendono a spingere. Il risultato è la creazione di autentiche falle che diventano letali per la squadra, come nell'occasione del vantaggio salentino targato Muriel. La soluzione è sul mercato: servono forze fresche, giovani, adattabili magari più facilmente a un 4-3-1-2 dove con uno o due innesti nei tre uomini a protezione della difesa può cambiare tanto. E' lì che Ranieri ha bisogno di rinforzi, perché è lì che l'Inter deve ritrovare la forza per poter prendere il retto cammino una volta per tutte.

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 22 dicembre 2011 alle 09:00
Autore: Fabrizio Romano
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