Che quello dell’Inter, ancora una volta, sarebbe stato un mercato low cost lo si è intuito quando è tornata in voga la parola ‘autofinanziamento’. In quel momento i sogni di gloria dei tifosi si sono arenati, rinviati alle prossime sessioni quando il bilancio finanziario nerazzurro lo consentirà. Oggi Ausilio, come nelle precedenti occasioni, dopo aver tagliato i costi della rosa con i mancati rinnovi e in attesa delle cessioni, deve rinforzare il gruppo più con le idee che con i soldi, ancora pochi per fare la voce grossa sul mercato. Rispetto al passato, però, c’è da costruire una rosa che oggi è praticamente ridotta alla metà di quello che dovrebbe essere, non basta quindi limitarsi a pochi aggiustamenti. Un ostacolo in più è la fretta, visto che a inizio luglio la squadra si radunerà per poi recarsi prima a Pinzolo, poi negli Usa. E non potrà essere così incompleta per ovvi motivi. Si spiega così la volontà di lavorare nell’immediato su obiettivi dal basso costo e, soprattutto, non impegnati in Brasile. I nomi sono i soliti, tutti accomunati da due aspetti che fanno molto comodo ad Ausilio: immediata disponibilità senza dover attendere la fine del Mondiale e possibilità di trasferirsi senza costi eccessivi e con ingaggi abbordabili. Qualità verso cui l’Inter oggi è molto sensibile. Basta analizzare le varie operazioni in cui la dirigenza è impegnata attualmente, in attesa magari di sfornare sorprese nelle prossime settimane una volta costruita la base della nuova rosa. I ruoli da coprire sono chiari: un esterno (sinistro, possibilmente), un paio di centrocampisti in grado di agire davanti alla difesa e due attaccanti che completino il reparto.

ESTERNO – Saltata la pista Caner Erkin, che sarebbe arrivato a parametro zero ma alla fine ha rinnovato con il Fenerbahçe, il lotto dei candidati non è molto nutrito. Ausilio sta monitorando costantemente la situazione di Leonel Vangioni, laterale 27enne del River Plate con passaporto italiano. La richiesta dei millonaros si aggira sui 4 milioni ma la necessità di vendere del club argentino potrebbe abbassare, con un po’ di pazienza, il prezzo (considerando anche la percentuale di commissione da pagare per questo genere di operazioni). L'alternativa, ma è un discorso tutto da intavolare, potrebbe essere Gabriel Silva, sempre che l'Udinese (e Stramaccioni) sia d'accordo ad accettare contropartite tecniche piuttosto che soldi.

CENTROCAMPO Valon Behrami resta un obiettivo primario, ma il Napoli non lo regala ed ecco che la soluzione si chiama Yann M’Vila. Il francese piace e potrebbe arrivare in prestito con il benestare del Rubin, una volta fissato il prezzo del riscatto. Rispetto alle altre opzioni, è quella finanziariamente più comoda e il giocatore stesso garantisce qualità nel ruolo. Non si esclude anche lo scambio di prestiti con Taider (da risolvere prima la questione della comproprietà) oppure con Kuzmanovic. Situazione in divenire, comunque, e più semplice di quella legata allo svizzero (tra l’altro, impegnato al Mondiale, con ovvia dilatazione dei tempi). Stesso discorso per Xhaka, che piace ma non è una trattativa calda in questo momento, così come per costi Sandro e Fernando non sono attualmente in orbita nerazzurra.

ATTACCO – Posto che il discorso legato al jolly Jonathan Biabiany è in divenire, ma bisogna prima aspettare la risoluzione della comproprietà tra Parma e Sampdoria (e comunque l’Inter conta di arrivare al francese inserendo contropartite e poco cash), sfumato l’affare a zero Ince jr., il nome più caldo oggi è quello di Pablo Daniel Osvaldo. Anche lui trattato rigorosamente in prestito, con riscatto da definire con il Southampton. L’italo-argentino sarebbe una valida alternativa a Icardi, considerando i numerosi impegni che attendono la squadra di Mazzarri. Poi c’è sempre l’opzione Victor Ibarbo, considerando che il Cagliari gradirebbe qualche giovane nerazzurro e il contratto del colombiano è in scadenza tra un anno. Con contropartite tecniche e qualche spicciolo l’affare potrebbe andare in porto, ma prima la società sarda deve scegliere l'allenatore. Più complicato, per i costi, arrivare ad Abel Hernandez (in uscita dal Palermo, ma valutazione alta), mentre il Chicharito Hernandez rimane un obiettivo a distanza.

Posto che anche per il ruolo di terzo portiere si è puntato sul parametro zero Tommaso Berni, è chiaro come Ausilio voglia prima colmare i gap investendo il minimo indispensabile e puntando su giocatori affidabili e facilmente raggiungibili. Una volta garantite a Mazzarri le priorità, si aspetterà l’evoluzione del mercato sperando che uno tra Alvarez e Guarin riceva offerte importanti in vista di una cessione (senza escludere altre partenze in via definitiva). Solo allora la dirigenza potrà guardarsi intorno per reperire la classica ciliegina che possa dare un sapore in più alla rosa nerazzurra. Prima però bisogna preparare la torta.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 12 giugno 2014 alle 14:16
Autore: Redazione FcInterNews.it
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