Tanti i nomi che corcolano per la prossima stagione nerazzurra, ma quel che più conta è la realtà dei fatti. Prima di fare acquisti, la società cercherà di cedere per fare cassa. Moratti lo ha detto chiaramente, almeno un sacrificio verrà fatto. Parole che hanno scatenato gli organi di informazioni, intenti in una corsa all'individuazione dell'agnello sacrificale. Oggi sono quattro i campioni in nomination: Maicon, Milito, Eto'o e Balotelli. Loro, sugli altri compagni, hanno notevole mercato e se la società nerazzurra decidesse di cederli non mancherebbero le offerte allettanti. Pura teoria, però, perché Moratti non ha la minima intenzione di smantellare la squadra più forte d'Europa, chiamata a conquistare il mondo a dicembre, per soddisfare le regole del Fair Play Finanziario. Un occhio alle casse deve necessariamente essere dato, è accaduto così la scorsa estate con la cessione di Ibrahimovic al Barcellona. Operazione realizzata ad arte, che non ha di certo indebolito la squadra, anzi.
Dunque è lecito pensare che uno dei big in rosa sia destinato a partire, ma non sarà un'inevitabile follia. Se sul tavolo di corso Vittorio Emanuele non perverrà l'offerta giudicata congrua, le altre si mettano pure il cuore in pace. Non ci saranno regali, nessuna svendita. La decisione di privarsi di almeno un big è figlia del bisogno di fare cassa e alleggerire il rosso del bilancio. Il rischio, infatti, è che le ferree regole dell'Uefa mettano i bastoni tra le ruote dell fuoriserie nerazzurra. Cessioni solo per soldi, dunque, salvo qualche rara eccezione (proposta irrinunciabile), l'Inter non accetterà contropartite tecniche. Al massimo, reinvestirà il denaro ricevuto per sostituire adeguatamente il campione partente. Non avrebbe senso, infatti, utilizzare tutto il compenso ottenuto dalla dolorosa rinuncia.
Dei quattro sopra citati, il candidato numero uno alla partenza è Maicon. Non è una novità, anche se la situazione è sempre in faase di stallo. In attesa dell'eventuale incontro tra Inter e Real Madrid, difficilmente ci saranno grosse sorprese. Moratti è stato chiaro: chi vuole Maicon deve mettersi il cuore in pace, servono 35 milioni cash. Punto. Se Mourinho ci tiene tanto, deve usare al meglio le sue qualità di comunicatore per convincere Florentino Perez all'esborso. Altrimenti, cerchi altrove. Il brasiliano ha già dato la sua disponibilità al trasferimento, ma se non se ne farà nulla rimarrà volentieri a Milano. Idem per Diego Milito, che solo ieri ha ribaadito di stare bene all'Inter. Le perplessità sul suo futuro sono frutto del tentativo dell'agente Fernando Hidalgo di ottenere un 'importante' riconoscimento per l'ottima stagione disputata dal Principe. Il ritocco (con prolungamento del contratto) dell'ingaggio avverrà, ma non necessariamente secondo quanto richiesto dal manager. Nessuna follia, Milito ha un contratto e non se ne può andare, soprattutto perché neanche il Real Madrid verserebbe nelle casse nerazzurre i 40 milioni chiesti da Moratti.
Il rapporto tra l'attaccante e l'Inter dunque proseguirà, e Hidalgo si 'accontenterà' del ritocchino promesso e meritato dall'argentino. Impossibile, infatti, pensare a un'Inter senza il suo bomber principale, a meno di clamorose offerte che al momento non sono all'orizzonte. Per quanto riguarda Samuel Eto'o e Mario Balotelli, anche per loro l'avventura nerazzurra continuerà. Non si esclude che sul tavolo di Moratti possano arrivare proposte economiche importanti (da Manchester, sponda City), ma i due sono considerati irrinunciabili e al momento, per quanto abbiano mercato, restano saldamente ancorati alla sponda nerazzurra del Naviglio. Eto'o è arrivato solo la scorsa estate e non ha mai manifestato l'interesse per una nuova esperienza. Balotelli, invece, ora che Mourinho è lontano, conta di conquistare sotto Benitez lo spazio a cui ambisce e prima di prendere altre decisioni vuole testare il parere del nuovo tecnico nei suoi confronti. Inoltre, Moratti lo considera un patrimonio della società, per questo resisterebbe a qualsiasi tentazione di rinunciarvi.
Maicon a parte, dunque, difficilmente gli altri campioni dell'Inter vestiranno una maglia diversa la prossima stagione. Chi invece contribuirrà a fare cassa saranno i vari Quaresma, Burdisso e Muntari. Con le loro cessioni la società conta di portare a casa almeno una trentina di milioni di euro, non male considerato anche l'abbassamento del monte ingaggi (soprattutto qquello di Quaresma). Se poi partisse anche Maicon, l'Inter si troverebbe in cassa oltre 60 milioni di euro in più, che uniti agli introiti per le vittorie dell'ultima stagione consentirebbero di affrontare nel modo giusto l'avvio del Fair Play Finanziario. Parte di questo budget verrà impiegato per operazioni di mercato mirate e per opportunità irrifiutabili (compreso l'arrivo di un sostituto di Maicon ed, eventualmente, quello di Mascherano), quanto basta per mantenere elevato il livello della squadra. Per quanto i nomi che circolano siano affascinanti, la società non prenderà in considerazione esborsi spropositati, soprattutto perché mai come questa volta non ce ne sarebbe bisogno.
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