Gennaio, il momento dei colpi di mercato, è vicino; dicembre, il mese della preparazione dei colpi di mercato, è dietro l’angolo. Cerchiamo di capire, attraverso un rapido excursus, quale potranno essere i movimenti della società nerazzurra in uscita. Per gli acquisti, infatti, c’è ancora un po’ di tempo.

DIFESA – Tra i pali non succederà nulla: il trio Handanovic-Castellazzi-Belec non verrà toccato. Jonathan, invece, non ha convinto: ha fatto bene lo scorso anno a Parma, ma Stramaccioni non l’ha quasi mai impiegato. Potrebbe tornare in Brasile o da Donadoni, ma il suo collocamento non è facile. Anche Silvestre può partire: per lui prestito in Italia, ma non al Palermo. Quasi sicuramente Mbaye lascerà la Primavera di Bernazzani: lo vogliono 2/3 squadre di serie B ed è arrivato il momento di giocare e fare esperienza nel calcio che conta. 

CENTROCAMPO – Alvarez lo vogliono in Spagna: Atletico Madrid ed Espanyol e un bel po’ di squadre in Premier League. L’Inter deve decidere se lasciarlo andare definitivamente o, più probabilmente, in prestito. L’argentino è molto stimato ma forse, ad oggi, l’Inter e la serie A non fanno per lui. Su Snejider la posizione è chiarissima: ma cosa vorrà fare il giocatore? L’Inter è pronta a venderlo: sì, ma a chi? Sceicchi scemi non ce ne sono e con 6 milioni netti all’anno è una vera e propria mission impossibile. Romanò e Bessa, ambedue classe 1993 e guariti dai rispettivi infortuni, potranno andare in B a completare il loro percorso di crescita. In stand-by Mariga: Stramaccioni potrebbe dargli spazio per cautelarsi in caso di nuovi infortuni in mediana. Il kenyota, ovviamente, ha molte offerte e dipenderà dal minutaggio che si aspetta. Altra domanda, finora rimasta inevasa: che fine farà Spendhlofer, dopo sei mesi di punizione nella Juniores? 

ATTACCO – Come detto recentemente, se dovesse arrivare un vice-Milito, Marko Livaja è pronto a salutare la compagnia, anche se solo in prestito: lo vogliono Torino, Parma, Siena e Sampdoria in Italia, Espanyol in Spagna ed Eintracht Francoforte in Germania.

Insomma, un po’ ci sarà da fare per la coppia Branca-Ausilio, anche se è chiaro quale sarà il punto di partenza e, forse, anche quello di arrivo, dalle parole del direttore tecnico Branca: “Io toglierei il nome e lascerei il ‘costa’. Se c’è un ‘costa’ per noi non va bene in questo momento”. Prendere, incartare e portare a casa.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 29 novembre 2012 alle 20:41
Autore: Giuseppe Granieri
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