Roberto Gagliardini è il nuovo protagonista di 'Unboxing', il format di Inter Tv che vede al centro i giocatori nerazzurri, che grazie al gioco delle scatole lasciano libero sfogo ai propri ricordi e alle proprie ambizioni. Ecco le parole del centrocampista nell'ultima puntata del programma:

POLENTA TARAGNA - Mi piace molto, a Bergamo è tradizione mangiarla. E' un ottimo piatto. Le altre specialità bergamasche? I casoncelli, mi piacciono un sacco. Ma il mio piatto preferito sono le lasagne, anche se sono una buona forchetta. Non mi piace cucinare, ci ho provato ma era meglio di no. A Bergamo sono cresciuto, è nato lì mio figlio; è una città alla quale sono legato umanamente e calcisticamente. Il gesto dell'esultanza? Ero arrivato da poco all'Inter e non avevo segnato; andando da Cattelan mi disse di scegliere l'esultanza da fare e guarda caso la puntata dopo segnai a Cagliari.

LA BACCHETTA DI HARRY POTTER - La prima cosa che mi viene in mente è un Natale di diverso tempo fa, il primo regalo fu il dvd del primo film. Mi piace come genere, è molto particolare. Sono stato agli Universal Studios a vedere le scenografie. Se fossi un mago che incantesimo farei? Non lo so, mi ritengo fortunato e non ho bisogno di grandi magie. Ho tutto ciò che mi serve, le magie non mi servono.

UN CAVALLO - Passione della mia compagna Nicole, ne aveva uno prima che ci conoscessimo. Grazie a lei mi sono affezionato al mondo degli animali. Con lei c'è un bellissimo rapporto, abbiamo avuto un figlio da poco, siamo felicissimi. Abbiamo due bassotti, va tutto per il meglio.

LO SCACCIAPENSIERI - Ho bellissimi ricordi della Sicilia, mia madre è di Butera poi si è trasferita a Trapani. Le mie vacanze le ho vissute tra Castellammare del Golfo, Scopello, San Vito Lo Capo, posti bellissimi. Ho ancora tanti parenti lì e i ricordi sono bellissimi. Sono stato lì due anni fa e stiamo pensando di fare una settimana lì per fare vedere il bambino ai parenti siciliani.

IL TUBO DEGLI SCHERZI - Ricordo uno scherzo cattivo de Le Iene, stavamo aspettando Tommaso e mi avevano fatto credere che avrebbe potuto avere qualche problema visto che avevamo cani in casa. Per fortuna era solo uno scherzo. Poi era il giorno prima del derby vinto, quindi il ricordo è positivo. I cani sono fondamentali nella mia vita, mi danno serenità. E' come avere altri due figli, e anche Tommaso sta creando un rapporto con loro. Sono molto gelosi di lui, guai chi si avvicina alla culla.

LA SCIARPA DEL GENOA - Mi porta bene, ho fatto diversi gol a loro. Poi contro loro ho esordito in Serie A e ho fatto cinque dei nove gol in carriera ai rossoblu. L'esperienza all'Inter mi sta dando tanto, quando sono arrivato è stata un'emozione dietro l'altra. Tutto bello, tutto positivo, le cose stavano andando bene. Penso di essere maturato molto e avere immagazzinato tante esperienze, credo di essere cresciuto in questi tre anni.

UNA PILA GIGANTE - Mi chiamano Duracell, mio papà mi diede questo soprannome perché ero sempre molto attivo, non mi fermavo voi. Andavo la scuola la mattina, poi giocavo il pomeriggio e spaccavo vasi la sera in casa, però ero sempre in movimento. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 13 febbraio 2020 alle 21:45
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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