"Mi sento pronto, sono qui con grandi aspettative e grande umiltà, oltre che con grande emozione, ma spero di far bene e chiudere quest'anno alla grande". Con queste parole Andrea Ranocchia ha debuttato ufficialmente come nuovo acquisto dell'Inter. Nel giorno della presentazione, Ranocchia parla in primo luogo dell'infortunio che lo ha messo fuori gioco lo scorso gennaio: "Ho dimostrato di averlo superato, dopo essere stato fermo sei mesi, sei mesi difficili. L'infortunio mi ha fortificato il carattere e poi, quando sono tornato, fisicamente mi sono sentito bene. Le mie aspettative ora con l'Inter sono di recuperare dei punti, per cercare di riprendere le squadre che in questo momento sono davanti a noi".

Ranocchia ha poi parlato della sintonia con il compagno Marco Materazzi e della simpatia per il Perugia. "Con quale giocatore mi sono subito integrato qui? Con Materazzi ci siamo subito sentiti, si può dire che sia un mio compaesano, perché sua moglie è di Perugia. Sono stato contento che lui mi abbia chiamato e lui è stato contento del mio arrivo. Per chi tifo? Quando ero piccolo tifavo Perugia, che purtroppo adesso se la passa nelle categorie inferiori (è in Serie D, ndr): speriamo che si tiri su". Poi, svela il segreto del numero scelto: "Porterò il 15 perché il mio contratto scadrà nel 2015. Poi, era uno dei numeri liberi e mi è simpatico".

Il neodifensore nerazzurro si è quindi soffermato nel rispondere sul suo trasferimento dal Genoa e sulle prime impressioni in nerazzurro. "Nel calcio le cose sono imprevedibili, cambiano da un secondo a un altro. Quando dicevo che sarei rimasto al Genoa era giusto dirlo in quel momento perché era la mia squadra, non avrei potuto mancare di rispetto alla società e ai miei compagni. Quando mi hanno detto di venire all'Inter, però, non potevo che fare le valigie e venir qui, in una grandissima squadra. E l'impatto è stato straordinario, qui c'è una organizzazione da campioni del mondo, l'Inter è una delle società più forti al mondo. Cambiarmi in spogliatoio accanto a gente come Zanetti e Materazzi mi sembra incredibile. Sono emozioni forti e che continueranno nel tempo. Le partite che ci attendono sono tantissime, credo che ci sarà posto per tutti. Poi non sarà comunque un problema se mi toccherà andare in panchina o in tribuna, accetterò di buon grado qualsiasi decisione dell'allenatore, cercando poi di metterlo in difficoltà durante la settimana", avvisa.

Ranocchia è italiano, una rarità di questi tempi per l'Inter. Ma il giocatore tende a minimizzare la cosa: "Che effetto mi fa essere uno dei pochi italiani all'Inter? Italiano o non italiano è uguale, siamo tutti bravissimi ragazzi, nazionalità e lingua non hanno importanza, l'importante è che il gruppo sia forte e che ci si diverta giocando. Il clima all'Inter è più che buono, scherziamo e ci divertiamo, pur lavorando con grande serietà. Il clima è quello giusto per riprendere in mano il campionato e acciuffare le squadre che abbiamo davanti. Leonardo è un allenatore a cui piace molto interagire con i giocatori e scambiare delle opinioni, e questo è molto importante. Mi ha detto di stare tranquillo. Far parte di questo gruppo è bellissimo". Il debutto nerazzurro è imminente, visto che giovedì l'Inter affronterò il Napoli: "Sarà una gara dalle emozioni forti, sarà bello. Ho chiuso la stagione con il Genoa proprio contro il Napoli e ora si ricomincia proprio dal Napoli. Se giocherò? Non lo so". Infine, un commento sul rapporto con Davide Santon, già con lui nell'Inder azzurra: "L'ho trovato molto maturato, anche da un punto di vista caratteriale; sicuramente l'infortunio che ha avuto gli è servito sotto questo punto di vista. Ci aiuteremo l'un l'altro per crescere insieme".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 04 gennaio 2011 alle 15:26 / Fonte: Inter.it
Autore: Redazione FcInterNews
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