Ausilio: "Pioli ha tutto per restare all'Inter. Perisic in panchina perché..."

Come consuetudine, il direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio arriva ai microfoni di Premium Sport per parlare della sfida di campionato contro il Napoli e per discutere dei temi legati al futuro del club nerazzurro. 

Sulle parole di Zhang per Pioli:
"Sono le parole di un presidente che vuol star vicino a staff, squadra e management. Penso sia normale per uno che vive dall'altra parte del mondo ma quando viene vuole trasmettere energia anche per quello che sarà l'Inter del futuro".

A che punto siamo con Oriali?
"Il pranzo c'è stato, ma ne faccio tanti... Oriali è un amico, ma faccio tanti incontri anche amichevoli. Con lui ho lavorato tanti anni, questa è stata una cosa particolare ma c'è stato il piacere di stare insieme. Poi vedremo il futuro cosa porterà".

Ma può dire al 100% che non si è parlato di Inter?
"La gente pensa che io abbia il potere di far entrare e uscire persone, ma io mi occupo di calciatori. Se mi chiedono consigli su come migliorare la struttura, io li do. Poi vedremo gli sviluppi futuri".

Si andrà avanti con Pioli?
"Se dico quello che penso nessuno ci crede... Però Pioli è stato messo in discussione dopo nove vittorie consecutive e i nomi sono fatti quando l'Inter era vicina alla zona Champions. Poi sono arrivati i problemi e le voci sono state riproposte. Crediamo in Pioli, un mese di brutti risultati non crediamo possa condizionare il lavoro precedente. Tutti sappiamo che l'obiettivo è tornare in Europa League, a fine anno valuteremo come abbiamo chiuso la stagione ma Pioli ha tutto per essere il nostro allenatore e oggi lo abbiamo ribadito". 

Sulle assenze di Perisic e Miranda:
"Ivan ha avuto un affaticamento e ha lavorato con la squadra solo ieri. Un tecnico intelligente sa che si poteva bruciare un cambio ed era un rischio. Andrà in panchina, al suo posto gioca un nazionale come Eder che potrà dimostrare di valere quanto vale. Poi vedremo se Perisic potrà scendere in campo".

Sulla settimana di lavoro:
"Abbiamo lavorato sulla testa. Bisogna parlare di convinzione, di atteggiamento, cose che l'Inter ha perso. Dobbiamo tornare a correre l'uno per l'altro, dal primo fino al 95esimo, anzi 97esimo minuto per noi".