Esordio in Youth League per l'Inter U20 di Benny Carbone, al De Toekomst di Amsterdam contro i pari età dell'Ajax. Ne viene fuori un pareggio per 1-1 al termine di una gara dai due volti: impronta olandese nel primo tempo, marca nerazzurra nella ripresa. A seguire i giocatori che si sono disimpegnati meglio e quelli che avrebbero potuto dare di più.

RISING STAR

TAHO - L'eroe di Amsterdam. L'avvio lo vede quasi spettatore non pagante, merito dei suoi compagni che tengono lontani i padroni di casa dalla propria area. Poi però la pressione offensiva dell'Ajax aumenta e l'estremo difensore deve opporsi due volte su Unuvar e soprattutto su Ouazane che gli tira da due passi. Anche dopo il pareggio di Iddrissou mantiene le fattezzze del muro invalicabile prima su Simeon che calcia da ottima posizione e poi ben due volte in uscita disperata, stile Garella, sul solito Unuvar. Puntuale poi su Nash e soprattutto su Teuwsen, con il tocco decisivo che manda il pallone sul palo.

UP

CERPELLETTI - Nonostante non sia di taglia XL, a tratti giganteggia in mezzo al campo. Sempre al posto giusto, arriva prima sul pallone anche al limite liberandosi della pressione a metà campo. Gioca a testa alta e pensa sempre alla giocata più utile anche se complessa. Non si disconnette mai dalla partita ed è un porto sicuro per i compagni. Seppur stremato mantiene la lucidità necessaria.

MARELLO - Vero è che il vantaggio dell'Ajax nasce da un suo passaggio che mette in difficoltà Bovio, ma è l'unica pecca di una prestazione solida, caratterizzata da esplosività e cura dei dettagli. Concede il minimo sindacale allo spauracchio Simeon ed è uno stantuffo sulla fascia sinistra dove esce sempre a testa alta sia dialogando con i compagni sia macinando metri. La pennellata sulla testa di Iddrissou è un inno alla qualità.

IDDRISSOU - Primo tempo più da comparsa che da protagonista, tanta corsa e lotta sui palloni vaganti ma poco altro. Nella ripresa però entra con una voglia leonina che lo porta prima a pareggiare di testa, poi a sfiorare il 2-1 e a colpire un palo, sempre nel gioco aereo, svettando tra le torri olandesi. Finché ne ha è un costante pericolo soprattutto quando viene cercato in profondità.

DOWN

BOVIO - Impreciso e un po' distratto, nel solo primo tempo perde sue palloni rischiosissimi nei pressi dell'area di rigore e un contrasto al limite della stessa nell'azione che porta alla rete di Unuvar (con la complicità di Marello). Riesce a riprendersi con alcuni interventi preziosi, soprattutto in anticipo, però non trasmette sicurezza al reparto come in altre occasioni. Nel finale viene bruciato da Teuwsen su un lancio dalle retrovie, ma Taho e il palo lo graziano.

ZARATE - Lento e macchinoso di testa e di gamba, avrebbe la qualità per imporsi a centrocampo, soprattutto quando i lanceri concedono molti metri però non li sfrutta come sarebbe lecito attendersi. Gli manca la cattiveria necessaria per arrivare prima sui palloni e vincere i contrasti, spostando così il baricentro verso la porta olandese. 

VUKOJE - Un colpo di testa che mette in crisi la difesa dell'Ajax nel primo tempo, un buon lavoro in fase di pressing e poco altro. Nel primo tempo avrebbe anche gli spazi per inchiodare alle proprie responsabilità la difesa dei lancieri, per una ragione o per l'altra però non è in grado di farsi rispettare, appesantito anche dal terreno bagnato. Poco propositivo.

Sezione: Focus / Data: Mer 17 settembre 2025 alle 17:14
Autore: Fabio Costantino
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