Dopo l'ufficiale via libera dato dalla Giunta del comune di Milano sulla cessione dello stadio Giuseppe Meazza a Inter e Milan, Calcio e Finanza rende note le 'clausole', o (per definirli più letteralmente) "gli elementi essenziali" stabiliti dalla Giunta che i due club meneghini dovranno osservare in cambio dell'ok che potrebbe portare al passaggio di proprietà definitivo di San Siro e delle aree limitrofe. L'operazione si aggira intorno ai 197 milioni di euro, "con regole rigide, tempi scanditi e, stando al testo, garanzie per la città". Alla cifra di cui sopra, alla quale andrà aggiunta l'IVA, potranno accodarsi "possibili deduzioni fino a 22 milioni per le bonifiche e la rimozione del tunnel Patroclo - come si legge su CF -. Ma il Comune inserisce clausole pesanti: in caso di mancato avveramento della condizione sospensiva, l’intero compendio tornerà nella piena proprietà pubblica senza oneri".

Ma non soltanto perché Inter e Milan saranno obbligate a mantenere il controllo effettivo della parte acquirente per almeno 15 anni, vietando ogni tipo di "alienazione fino all’esito della condizione". Verranno introdotti "meccanismi anti-speculazione e con integrazione del prezzo se la cessione a terzi avverrà entro cinque anni e prelazione del Comune se il valore scendesse sotto soglia. Sul fronte ambientale, l’accordo alza l’asticella: massimo 15 milioni per compensare la produzione di anidride carbonica, interventi vincolati al territorio comunale. E soprattutto, la cessione gratuita al Comune di 80.000 metri quadrati di verde, di cui 50.000 a verde profondo, con manutenzione trentennale a carico delle società" si legge ancora sul sito specializzato in materia finanziaria. 

Di seguito gli elementi da tener conto nel corso del tempo:

- progetto di fattibilità nel 2026 
- tra il 2027 e il 2030 la costruzione del nuovo stadio e del nuovo tunnel Patroclo 
- dal 2031 la parziale demolizione e la messa in sicurezza del Meazza 
- tra il 2032 e il 2035 il completamento del comparto plurifunzionale.  

"La delibera poggia su basi tecniche già consolidate: via libera della Conferenza di servizi preliminare, assenza di proposte alternative all’avviso pubblico lanciato nell’aprile 2025, relazioni di Università Bocconi e Politecnico, pareri legali consegnati il 16 e 17 settembre. Tutto, come si evince dal testo della delibera, in linea con il Piano di governo del territorio e con il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, che qualificano il nuovo impianto 'come servizio privato di interesse pubblico e strategico per la Grande funzione urbana San Siro'" si legge infine.

Sezione: News / Data: Mer 17 settembre 2025 alle 17:57
Autore: Egle Patanè
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