Acceso dibattito andato in scena ieri attorno al tavolo di Sky Sport tra Beppe Bergomi (LEGGI QUI le sue parole) e Alex Del Piero. L'ex capitano della Juventus che ha applaudito e sottolineato le parole di Cristian Chivu, ha poi risposto per le rime allo 'zio', spiegando il motivo del suo diverso punto di vista. Partendo dalle parole di Chivu, Pinturicchio ha detto: "Vanno risaltate perché è molto importante che una persona dica certe cose e mantenga una certa situazione. Poi sul discorso generale, alla fine a più o meno a tutti, ogni tanto, viene da lamentarsi. Ha più valore che lui vada contro Marotta. Marotta ha fatto il suo come gli altri? Però se si vuole andare in una direzione bisogna remare tutti nella stessa direzione, in questo caso Chivu ha remato da una parte, la società dall’altra". Affermazione non condivisa da Bergomi che replica: "La società ha fatto la sua parte e Chivu la sua".

"Ok - prosegue Del Piero che poi però si contrappone al pensiero dello 'zio' sui concetti di 'forza' e 'bravura' della squadra di Chivu -. Io però non sono d’accordo sul discorso che l’Inter non sia forte. Io lo dico da quattro anni, per me l’Inter è la più forte anche se tu non sei d’accordo. Più brava? No, la più brava è stata chi ha vinto i trofei al posto suo. Perché non vince non vince gli scontri diretti? Per altri motivi, ma la squadra più forte con i giocatori più forti è l’Inter che ha la rosa nettamente più forte della Juve, del Napoli, della Roma, del Milan… e non ci piove".

"Se arriva uno del Real e vuole comprare in Italia, va all’Inter", sostiene Marocchi. "E chi compra?', replica Bergomi scatenando la pronta risposta dell'ex bianconero:
"Ma come chi compra? Lautaro non è un giocatore? Thuram non è un giocatore? Barella? Calhanoglu? Bastoni? Akanji? Ragazzi ma di cosa stiamo parlando, dai…".

Non urlare per avere ragione…
"Io ho detto le tue stesse ma con parole diverse. Per me la più brava è chi vince, la più forte in questo caso è un’altra".

Sezione: Copertina / Data: Lun 27 ottobre 2025 alle 11:44
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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