Un compleanno amaro per Cristian Chivu, che ieri ha festeggiato i suoi 45 anni ancora con l'amaro in bocca per il ko di Napoli. Come riferisce il Corsport, il tecnico nerazzurro era ancora molto arrabbiato ieri per le modalità della sconfitta del Maradona. Una stizza nata soprattutto per come è stata gestita la partita dopo il gol di Calhanoglu, che aveva spostato l'inerzia dalla parte nerazzurra.

"Chivu è il primo a sapere che, all’origine di tutto, c’era il rigore del primo tempo. Non c’era, ma in ogni caso le possibilità per rimettere in piedi la partita erano intatte. Come, peraltro, si è visto in occasione del forcing di fine primo tempo. L’intervallo ha fatto male, però. Perché l’episodio è stato rivisto e i giocatori nerazzurri hanno avuto la certezza di aver subìto un’ingiustizia. Non è la prima volta, la speranza è che possa essere stata l’ultima. Una grande squadra deve avere la forza per accettarlo e andare avanti. L’Inter non l’ha fatto. Ripetendo situazioni del passato, in cui ha mostrato una poco comprensibile fragilità caratteriale", si legge.  

Il tecnico romeno, a caldo, non ha voluto soffermarsi sull'episodio del rigore per non fornire alibi pericolosi alla squadra, che ora deve reagire come fatto dopo la sconfitta con la Juventus. D'altronde, si sa: la squadra nerazzurra è di livello finché si gioca a calcio, ma se la partita si sposta sul piano della "caciara" allora tutto diventa più complicato. "Ai tempi del Triplete, l’Inter faceva la differenza innanzitutto dal punto di vista mentale. E allora chi meglio di Chivu può insegnarlo?", si domanda il CdS

Sezione: Rassegna / Data: Lun 27 ottobre 2025 alle 09:24 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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