Lautaro Martinez e Francesco Pio Esposito. Non si tratta della coppia d'attacco titolare di questa sera, ma dei due nomi scritti sul tabellone luminoso dell'Unipol Domus accanto al risultato 'Cagliari-Inter 0-2'. La squadra di Chivu vince e convince strappando tre punti in Sardegna contro una delle squadre più in forma del campionato. E con i gol del suo capitano e del baby bomber cresciuto nella cantera. Un successo di grande importantanza per il morale, per la continuità e per la scalata in classifica, considerando il pareggio della Juventus con l'Atalanta e il big match di domani tra Milan e Napoli. 

Chivu si presenta all'Unipol Domus con qualche novità di spicco e conferme importanti: tra i pali c'è ancora Josep Martinez mentre in avanti si rivede l'altro Martinez, quello con la fascia la braccio, per far di nuovo coppia con Thuram. In difesa sono da segnalare i ritorni a De Vrij e Bastoni, così come quello di Mkhitaryan a centrocampo e di Carlos Augusto, che però a questo giro trova spazio in campo avanzando di qualche metro sulla corsia mancina. L'attenzione però è su Luis Henrique che parte dal 1' sulla fascia destra e concede riposo a Dumfries. 

Appena dieci giri di orologio e Lautaro applica la legge non scritta che lo lega ai rossoblu: cross al bacio di Bastoni, testata morbida ad incrociare del Toro che trafigge i sardi per la 12esima volta in 12 incroci. Il Cagliari è (e resta) la sua vittima preferita, oltre che la prima colpita in Serie A. L'aver sbloccato la partita contro una delle squadre più in forma del campionato alleggrisce la mente dei nerazzurri, che palleggiano in modo dinamico e puntano sulla riaggressione per la rapida conquista del possesso. Nel primo tempo - che si chiude con il pesante infortunio di Belotti, al suo posto Prati - il dominio interista è totale, ma nonostante le occasioni di Thuram e Lautaro il raddoppio non arriva. 

La ripresa comincia con Dimarco al posto dell'ammonito Carlos Augusto, seguendo lo stesso spartito dei primi 45' e con l'Inter che conduce la partita con sicurezza alla ricerca del secondo gol: Calhanoglu ci va vicinissimo con un piazzato da fuori che si schianta sul palo, Thuram con un'azione personale vanificata dal guantone di Caprile. Intanto Pisacane aggiunge fantasia e velocità con gli ingressi di Gaetano e Felice per Zé Pedro e Deiola: il Cagliari alza il baricentro e diventa più aggressivo. Chivu risponde buttando nella mischia Esposito, Frattesi e Dumfries al posto di Thuram, Barella e Luis Henrique, nelle speranza di ritrovare la freschezza vista prima del giro di boa. Su palla inattiva, però, i sardi sono pericolosi e Folorunsho pareggia il conto dei legni centrando il palo di testa du corner di Esposito. Un brivido che spinge l'Inter ad abbassare il ritmo con il possesso ed a ripresentarsi in zona gol con Akanji, poi i rossoblu inseriscono Idrissi e Borrelli per Obert e Folorunsho. Frattesi va vicino al raddoppio che però è nell'aria e arriva al minuto 82. Ed è un gol storico, perché è il primo in Serie A con la maglia dell'Inter di Pio Esposito, che si fa trovare al posto giusto nel momento giusto per appoggiare in rete il traversone teso di Dimarco. L'Inter fa il 2-0, Chivu scaglia una bottiglietta a terra ed esulta come se avesse segnato lui. Perché questo gol è anche un po' suo. Nel finale Mkhitaryan sfiora il tris collezionando il secondo palo a tinte nerazzurre della serata e Bonny rimpiazza Lautaro, ma la cosa più importante - ovvero la vittoria - prende l'aereo dall'aeroporto di Elmas per volare in direzione Milano. La rincorsa continua...

Sezione: Focus / Data: Sab 27 settembre 2025 alle 22:41
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
vedi letture
Print