Cagliari-Inter è anche la partita di Gianluca Festa, doppio ex di entrambe, per l'occasione intervistato dalla Gazzetta dello Sport, dove ha ripercorso il suo passato, ma anche guardato a stasera con focus particolare sul protagonista della serata, Nicolò Barella.

Inter, estate ’93: come mai scelse i nerazzurri? 
"Per Matteoli, un fratello. Mi volevano anche Lazio e Juve, ma Gianfranco mi ha sempre parlato bene di Milano e di San Siro. Ricordo ancora il colloquio con Ernesto Pellegrini, il presidente: ero timido e impacciato, non dissi mezza parola. Quando uscii dall’ufficio avevo una fase assurda. Firmai il contratto coi crampi allo stomaco. Giocavo ancora nel Cagliari quando siglai l’accordo: i successivi furono i sei mesi migliori della mia carriera". 

Nel 1993-94 l’Inter vinse la Coppa Uefa, ma lei volò alla Roma in prestito un pugno di mesi prima. 
"La sento mia. A casa ho anche una miniatura del trofeo. All'Inter sono stato da Dio, ho grandi ricordi".

Un calciatore che le è rimasto nel cuore? 
"Javier Zanetti. Arrivò nel 1995 e legammo subito. Lo invitavo a casa a mangiare il maialino sardo, il 'porceddu'. Quando volai in Inghilterra si trasferì nella mia casa di Cernobbio. Una persona d'oro. Ricordo con affetto anche Roberto Carlos. Lui e Hodgson non si sono mai trovati".

A Cagliari, da allenatore, ha lanciato Nicolò Barella. Correva l'anno 2015, dieci anni fa.
"Ricordo un ragazzo con un’arroganza positiva. Sicuro nei propri mezzi, intelligente. Correva da tutte le parti. Gli regalai le prime partite in Serie A nell’anno della retrocessione, dove ho ancora il rimpianto di non essere arrivato prima. Qualche mese dopo lo incontrai in aeroporto. Io allenavo il Como, lui non giocava a Cagliari. Gli chiesi di venire da noi. Tempo una settimana ed era al Sinigaglia, in Serie B. Giocò quasi tutte le partite".

Un aneddoto che la lega a lui? 
"A Como dovevo... limitarlo: pressava in ogni momento, non si fermava mai. Neanche nella rifinitura. Gli dicevo di stare calmo. Inoltre, in allenamento, andava a recuperare i palloni usciti dal campo. Era una trottola, ma è rimasto il ragazzo di sempre: coi prezzi che ci sono oggi uno così vale almeno 80-90 milioni. Ma ha giurato fedeltà all’Inter".

Come finisce Cagliari-Inter? 
"I nerazzurri sono più forti. Se devo scegliere un rossoblù dico Mina. Mi fa impazzire. Mi piace il derby gli Esposito, poi: una bella storia di vita con la famiglia al centro".

Sezione: News / Data: Sab 27 settembre 2025 alle 11:48
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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