Una vittoria importante, sudata ma bella, impreziosita dal primo gol in Serie A di Francesco Pio Esposito che ha suggellato il successo dell’Inter in quel di Cagliari. Così l’allenatore nerazzurro Cristian Chivu commenta l’esito del match di questa sera ai microfoni di DAZN:

Tante note positive e una prestazione importante, forse si è arrabbiato solo una volta con la squadra quando il Cagliari è partito in contropiede. Ha intravisto qualche fantasma?
“No, io non li vedo. Però sull’1-0 non c’è bisogno che tutti i difensori centrali vadano a saltare, si rischiava troppo. Però tutto sommato la squadra ha fatto una buona prestazione, in una partita vera dove abbiamo messo tanta qualità e belle giocate. Abbiamo sprecato troppo, andava chiusa prima. Però nel calcio bisogna capire i momenti, fare cose belle quando si può e soffrire quando si deve”.

Barella e Mkhitaryan sono stati più vicini alle linee per aiutare gli attaccanti e Calhanoglu tira più spesso. È anche questa la nuova Inter?
“Bisogna capire anche quello che ti concede l’avversario, quando devi dare gli appoggi, fare una rotazione in più o attaccare la profondità. Però dipende sempre dall’avversario, ci sono sempre principi da rispettare perché c’è un avversario in campo. Questi ragazzi sono bravi a capire i momenti e le cose da fare, specie quelli in mezzo perché hanno valore ed esperienza e sanno fare tante cose”.

Dopo la batosta di Monaco i ragazzi sembravano un po’ persi, si vedeva meno pulizia e consapevolezza di loro. Oggi invece la squadra è stata più forte e consapevole, quei ricordi forse sono stati cancellati?
“La serenità mentale e la motivazione sono importanti, come chiudere certe ferite. A me lo hanno fatto vedere subito nonostante non fosse semplice. Si sono messi a disposizione e ora stanno facendo vedere chi sono. Per questo dico che questo gruppo va difeso, ora lo fanno in pochi quando molti si sono dimenticati di quello che eravamo la stagione scorsa. Poi ci sono quelli che mettono i bastoni tra le ruote, ma siamo consapevoli della nostra forza. Lo stanno facendo vedere anche i nuovi, che mi mettono in difficoltà. La squadra sta crescendo e sta acquisendo consapevolezza nel guardare sempre in avanti, bisogna fare il massimo per far vedere che siamo forti”.

Come mai Pepo Martinez?
“Con lui e Yann Sommer siamo stati chiari. Ne abbiamo parlato a ridosso della sosta, si sapeva quello che sarebbe accaduto. In futuro si vedrà, ma Sommer resta il numero uno. Mi fa piacere che Pepo possa giocare, la stagione è lunga e tutti possono avere minuti”.

Quanti gol farà Pio Esposito?
“Andiamoci piano, è un 2005. Non bisogna avere aspettative su di lui, da quando è qui si è sempre allenato bene e non ha sbagliato nulla, regge anche sul piano mentale. Ma bisogna andare piano perché se no si rischia di bruciarlo, e questo non lo vuole l’Inter e non lo vuole l’Italia che può approfittare di quello che è il suo futuro”.

Quindi i tifosi verranno invitati ogni settimana a stimolare Lautaro?
“Non ho nulla da aggiungere…”.

Sezione: Focus / Data: Sab 27 settembre 2025 alle 23:19
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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