Walter Zenga si confessa: intervistato per il programma Sport Mediaset XXL che andrà in onda domani, l'ex portiere dell'Inter e attuale allenatore dell'Al Jazira in Qatar parla a tutto tondo, partendo dal perché non allena in Italia: "Il problema è che non mi chiamano, ma al di là di questo io sto bene qui. Mio figlio è nato qui, la mia famiglia è qui e ho la cittadinanza. In Italia non mi è rimasto niente, solo mio fratello. Tornare in Europa in un importante club europeo? Io sono gia' in un club importante: il proprietario è della stessa famiglia di Al Mansour del City, ma con questo non voglio dire che voglio andare al City".

Zenta parla anche dell'arrivo sulla panchina del Milan di Clarence Seedorf: "Clarence me lo porterei con me a Las Vegas da quanto è fortunato. E' una persona fantastica, a 18 anni era già avanti. E' stato un giocatore di livello Mondiale, ha un appeal diverso dagli altri. Certo, non gli auguro di vincere contro l'Inter". Infine, a proposito del campionato italiano, Zenga dichiara: "Juventus e Roma sono esempi da seguire. Sono le uniche due squadre che mi piacciono: la Juve, anche a 6 mila chilometri di distanza, fa sentire quanto si rifiuti di perdere. Sono sempre aggressivi a tutto campo, hanno sempre fame. La Roma gioca un calcio divertente, i giocatori si divertono in campo e si vede. Il merito è anche di Walter Sabatini che ritengo uno dei migliori dirigenti in circolazione. Ma la differenza, in entrambi i casi, è il progetto".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Sab 08 febbraio 2014 alle 16:41
Autore: Christian Liotta
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