Ottavio Bianchi fu il primo allenatore dell'era Moratti, che se lo ritrovò in panchina nel momento del passaggio di proprietà da Pellegrini. Era la stagione 1994/95. Arrivava dal Napoli proprio come Mazzarri e proprio una sconfitta contro gli azzurri, l'anno successivo (95/96), gli costò la panchina. "E non ero mai stato esonerato", ricorda Bianchi al Corriere dello Sport. Esattamente come Mazzarri. "Sto con lui. Merita di lavorare sereno. Ha tante attenuanti. Una società nuova, pressioni forti, rumors che danno fastidio e turbative di ogni tipo. Neanche un mese fa era il terzo incomodo per lo scudetto, ora è in discussione". 

E tifosi mormorano. 
"Sono severi e critici come tutti. Pure a Napoli hanno fischiato dopo qualche risultato negativo". 

Inter-Napoli, Benitez torna a San Siro. 
"Grande allenatore. Per lui parla la storia, quello che ha vinto e fatto. Ma Napoli è diversa. Non è Liverpool, non è Valencia. Io la conosco, lì c'è la mia vita. Devi capirla, sentire l'aria". 

Kovacic e Hamsik due talenti... 
"Direi due ottimi giocatori. Lo slovacco ha qualità e testa sempre alta. Ha fatto un po' fatica. Gli infortuni, la posizione in campo, nuovi equilibri tattici: un momento no ci può stare. Kovacic invece è giovane, si sta formando. Non ha ancora un'identità precisa. Però mi piace". 

E l'Italia di Conte? 
"L'Italia prego. E' di tutti. E' partita bene e vincere non è mai facile. Non è un'epoca felice per il nostro calcio, però Conte può portare mentalità, idee e voglia". 
 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Gio 16 ottobre 2014 alle 08:57 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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