Biabiany ricorda: "Inter, il gol più importante. Rafa..."

Jonathan Bianiany si racconta in una lunga intervista al portale francese calciomio.fr e ricorda la sua storia all'Inter tra gioie e momenti non sempre facili. Eccone di seguito uno stralcio:

Tu sei passato da un club delle banlieu ad una squadra prestigiosa come l'Inter, racconta come è stato? "Sono stato notato durante una partita amichevole giocata contro la Stella Rossa. In realtà un osservatore dell'Inter ha dovuto assistere ad una partita del FC Parigi, ma era arrivato prima del previsto in giornata a Parigi. Ha deciso di vedere altre partite e lì mi ha notato e ha chiamato il mio allenatore per un provino in Italia, che poi è andato bene"

 Come è stato il tuo esordio in nerazzurro? "Un giorno Manicni decise di farmi giocare al posto di Figo, che era un giocatore enorme. Non potevo ancora credere di essere ancora in mezzo a tutte queste stelle a soli 17 anni."

Sei tornato nel 2010 con Benitez, come hai vissuto questo momento? Anche se era stato Mourinho a volermi,  invece fu Benitez ad allenarmi. Ho avuto la possibilità di lavorare con uno che ha sempre avuto fiducia nei giovani e che mi ha fatto giocare molto. Lui ha avuto alcuni problemi con i senatori che erano vicino a Mourinho e che non amavano i suoi metodi, come Materazzi e Stankovic. Per questo motivo ne hanno beneficiato i più giovani come me e Coutinho. Sono stato molto contento quando Benitez mi ha detto prima del mondiale per club, dopo che mi ero fatto male: 'Ti porterò comunque, perché sei parte di gruppo'. Ho recuperato due giorni prima della finale. Lì ho segnato il gol più importante della mia carriera  e alllo stesso tempo ho contribuito a sollevare il trofeo più bello da quando gioco a calcio". 

Con l'arrivo di Leonardo l'Inter ha deciso di puntare su Pazzini, come l'hai presa? "Quando Leonardo è arrivato ero in vacanza, Mi ha chiamato dicendomi che ero importante e quindi son voluto rimanere. Poi, al mio ritorno dalle vacanze, mi sono accorto che l'Inter voleva fortemente Pazzini e così sono stato messo sul mercato. Sono rimasto molto deluso perché non me lo aspettavo dopo soli sei mesi".