Si è chiuso in modo sereno e senza ulteriori strascichi il caso Rey Manaj, che alcuni giorni fa si era esposto un po' troppo su Facebook nei confronti del commissario tecnico dell'Albania Giovanni De Biasi, eroe nazionale dopo aver portato la squadra agli Europei 2016 in Francia. L'attaccante dell'Inter, ieri in campo durante il 'Trofeo Berlusconi', si è prima scusato pubblicamente tramite InterChannel, quindi ha incontrato oggi all'ora di pranzo il ct e il vice Paolo Tramezzani per parlarsi in totale serenità. Proprio all'ex terzino, tra l'altro con un passato in maglia nerazzurra, FcInterNews ha chiesto delucidazioni sull'incontro e un punto di vista sull'attaccante classe '97 ex Sampdoria e Cremonese.

Incontro che è servito maggiormente per chiarirsi, qualora ce ne fosse ancora il bisogno, o per parlare dei prossimi impegni e delle prospettive del ragazzo in Nazionale?
"Tutto è andato per il meglio, anche se non c'era bisogno di risolvere e chiarire. Per noi è stato molto positivo aver potuto parlare di persona con il ragazzo. Io lo conosco da diversi anni e volevamo incontrarlo anche per il suo futuro immediato, dato che verrà convocato per le prossime amichevoli".

Possibile che, dopo questo fraintendimento, il rapporto tra voi dello staff tecnico e il ragazzo si sia rafforzato?
"Vero, hai detto una cosa bella e intelligente. Spesso capita di discutere, in tutti gli ambiti, ma a volte ci si allontana ancora di più. Invece per noi è stato molto positivo questo incontro, per parlare soprattutto del suo futuro in Nazionale. Abbiamo cercato di fargli capire determinate cose, come ad esempio l'importanza e la responsabilità di entrare a far parte di un gruppo che ha raggiunto un traguardo storico. Dovrà calarsi al meglio nella parte".

Si aspettava così tanta fiducia da parte di Mancini?
"Seguo Rey da tre anni e mezzo, andavo a vederlo di persona già quando giocava nella Sampdoria. L'ho seguito in Primavera e anche alla Cremonese. Abbiamo un bel rapporto, e non mi sorprendo che il tecnico dell'Inter gli stia dando spazio. Reputo Mancini un grande allenatore, lo stimo molto. Ha capito le qualità del giocatore, mentre per Rey è una grandissima opportunità potersi confrontare quotidianamente con i campioni della Prima Squadra dell'Inter".

In ottica Europeo, meglio crescere all'Inter, nonostante un minutaggio giocofoza limitato, o magari disputare una seconda parte di stagione, magari in Serie B, da titolare?
"Le partite che abbiamo affrontato e che andremo ad affrontare sono state e saranno tutte delle battaglie, quindi non nascondo che per noi conta molto che i nostri giocatori vengano impiegati con continuità. Ma per Rey è diverso, e credimi che faccio fatica a rispondere a questa domanda. Giocare titolare da altri parti e lavorare ogni giorno con Mancini e con i campioni nerazzurri è una grande cosa, quindi parliamo comunque di situazioni assolutamente positive".

Forse non tutti i tifosi dell'Inter conoscono così bene il ragazzo dal punto di vista caratteriale: lei come lo presenterebbe?
"Ha grandissima personalità, un carattere fuori dal comune. Per lui giocare contro il Barcellona o il Real Madrid o contro una squadra di Lega Pro è la stessa cosa. Non cambia nulla. È un tipo molto istintivo, io gli ho detto di non cambiare e di rimanere sé stesso. Riuscirà a inquadrarsi da solo. Dovrà crescere in fretta perché un ragazzo destinato a bruciare le tappe".

Per concludere, qual è la sua analisi circa l'Inter attuale?
"Dopo il gol di Jovetic al 90' contro l'Atalanta mi sono sbilanciato: l'Inter vincerà lo Scudetto. Qualcuno mi prendeva in giro, ma questa squadra è destinata a crescere. Sono cambiati tanti giocatori e ci vuole tempo per amalgamare tutti i meccanismi. L'Inter migliorerà sempre di più, quindi credo sia la favorita per vincere lo Scudetto".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 22 ottobre 2015 alle 18:30
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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