“La prima volta che l’ho visto giocare ho subito pensato fosse un talento incredibile. Non un giocatore come gli altri, ma un futuro campione: lo Special One della Danimarca. Non ho mai dubitato che potesse diventare uno dei migliori giocatori del mondo”. Comincia così l’intervista esclusiva di FcInterNews con Glen Riddersholm, Ct della Danimarca Under 17 dal 2006 al 2008, oggi tecnico SønderjyskE, su Christian Eriksen. “Aveva tutto per emergere: ambizione, tecnica, qualità, modo di calciare e stare in campo. Tant’è che lo inserii subito tra i titolari. Nonostante lui avesse 15 anni, e giocasse contro ragazzini di 17. Ero convinto potesse fare fin da subito la differenza. E avevo ragione. Ci vollero solo un paio di partite perché mostrasse cosa sapesse fare”.

Un po' come quello accaduto all’Inter. Nelle ultime gare è risultato determinante.
“Voi avete visto ancora poco o nulla di Christian: è appena arrivato in squadra, deve adattarsi e sapersi inserire in un contesto e in uno stile di gioco nuovi per lui. Quando tutto sarà sistemato, vedrete un Eriksen semplicemente straordinario. È un giocatore introverso, che magari non parla tanto, ma per lui parlano le giocate con i piedi. Farà la differenza in Serie A. Come ha già fatto in Premier League”.

E come faceva da giovanissimo atleta.
“Zero dubbi. Ogni volta che ha affrontato una sfida, l’ha vinta. E anche facilmente. Basta aspettare che si adatti e immediatamente sale di livello e migliora. Christian è particolarmente apprezzato nel mondo anche per questo. È umile ma affamato di vittorie. Introverso ma competitivo, vuole raggiungere i suoi obiettivi: un vincente, un uomo d’azione che si distingue in campo”.

Era già così bravo nelle punizioni o l’ha aiutata lei?
Ovviamente si è dovuto allenare ed è migliorato. Ma già a 15 anni era fortissimo sui calci piazzati. Nella Danimarca Under 17 gli diedi fin da subito il compito di battere rigori e punizioni”.

Crede che l’Italia sia una scelta giusta per lui?
“Sì, Christian sarà una delle stelle della Serie A per i prossimi anni”.

Quale è la migliore posizione per lui? A centrocampo o dietro le punte?
“Eriksen è un 8, con piedi da 10 e corsa da 4. Ha tutto: tecnica e corsa. Possiamo definirlo un 10 moderno. Capace di creare azioni da gol, ma anche di dare una mano in fase difensiva”.

Crede che l’Inter con lui possa ambire allo Scudetto?
“Quest’anno è difficile. Ma la vera sfida sarà per la prossima stagione. La Juventus resta una squadra fortissima, ma i nerazzurri con Eriksen si sono assicurati un vero top player”.

Pensa che possa vincere il Pallone d’Oro?
“Ha le qualità per farlo, anche se è difficile. Ci sono tanti giocatori straordinari. Il trofeo dipende anche dalle vittorie di squadra. Quindi dovrebbe fare benissimo all’Inter e poi all’Europeo. Poi c’è un certo Messi che avrà ancora fame… però sì: Eriksen ha le carte in regole per farcela. Per me è tra i giocatori più forti del mondo”.

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Sezione: Esclusive / Data: Sab 27 giugno 2020 alle 14:10
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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