Alti e bassi, questa la parabola di Diego Laxalt in Italia, dopo il suo arrivo all’Inter nel giugno 2013 (acquistato sei mesi prima dal Defensor Sporting). A Bologna inizia la sua vera avventura in A, sei mesi positivi e poi la panchina, sempre, con Ballardini. Un’occasione persa, un tecnico che non vedeva in Laxalt le qualità del predecessore Pioli. E così il rientro in nerazzurro in estate, quando su Laxalt, complici e buone prestazioni negli States durante la tournée di WM e i suoi, si è scatenata un’asta internazionale. 

Stoccarda e Almeria avevano progetti interessanti per il giocatore, come tante erano le italiane alla finestra. Lui voleva una rivalsa qui in Serie A, dopo i sei mesi in rossoblu da relegato ai margini della squadra. Così la scelta è ricaduta sull’Empoli di mister Sarri, che lo ha chiesto a gran voce e messo come priorità del mercato del club toscano. 

Poi alle parole non sono seguiti i fatti. Laxalt quest’anno ha giocato solo 14 minuti in Coppa Italia contro L’Aquila, zero in campionato. I problemi sono di natura soprattutto tattica. Il giocatore potrebbe esprimersi al meglio da mezzala o sugli esterni, ma il tecnico vorrebbe giocasse da trequartista dietro alle due punte, ruolo dove non rende al massimo. 

E così per gennaio si aprono nuove e vecchie piste per l’uruguaiano classe 1993. Secondo quanto raccolto da FcInterNews.it, l’entourage del giocatore è già stato contattato dall’Udinese, club che lo apprezza da tempo. Si vaglia anche la pista che porta alla Sampdoria del presidente Ferrero. Mihajlovic appezza parecchio le qualità di Laxalt e potrebbe provarci nel mercato invernale. Si affievoliscono invece le piste estere, verso Spagna e Germania, complice un inizio anno dove Laxalt non si è mai potuto mettere in evidenza.

Ora il giocatore ha tempo fino a gennaio per far cambiare opinione a Sarri e a tutta Empoli. La ricerca di rivalsa, in caso contrario, potrebbe continuare altrove. Ci sono già le prime candidate, altre si aggiungeranno.

Sezione: Esclusive / Data: Mar 28 ottobre 2014 alle 17:31
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
vedi letture
Print