All’improvviso il futuro di Zinho Vanheusden è diventato un rebus. E anzi, non ci si dovrebbe sorprendere se all’inizio della prossima stagione il belga dovesse tornare all’Inter.

Un po' di chiarezza. Nel giugno del 2018 i nerazzurri e lo Standard Liegi trovano l’accordo per il trasferimento definito del giovane di Hasselt sulla base di 11,6 milioni di euro. La recompra, almeno sul piano formale, non è più concessa. Almeno questo dicono le regole del calciomercato. Per questo Ausilio e i dirigenti valloni si stringono la mano, promettendo che nell’estate nel 2021, dopo due anni di “praticantato” nel team belga, i nerazzurri riacquisteranno a prezzo maggiorato il talentuoso giocatore.

Tutto va secondo i piani, almeno sino al mese scorso, quando non viene concessa ai Rouches la licenza per le coppe europee dell’anno seguente. Il che, insieme alle problematiche legate al Covid-19 e alla scelta della Federazione belga di assegnare in anticipo il titolo e di non proseguire col campionato, cambia totalmente lo scenario attuale. Secondo quanto appreso da una fonte molto vicina al giocatore infatti, lo Standard Liegi avrebbe di fatto congelato, anzi tagliato in toto, al 100%, gli stipendi di alcuni dei propri giocatori, Zinho compreso. Vanheusden infatti a marzo non ha subito una riduzione dello stipendio. Semplicemente non ha percepito nulla di quanto pattuito per il suo stipendio. E quando si scrive nulla, significa nulla, nemmeno un euro.

Il problema nasce dalla decisione della Uefa di non concedere la licenza per le coppe europee, proprio per una situazione finanziaria infausta allo Standard. A ciò poi attualmente si deve aggiungere la difficile politica economica del momento. In pratica lo Standard ha destinato grand parte degli stipendi dei propri giocatori per l’ospedale di Hasselt, senza però interpellare minimamente i propri tesserati. E c’è di più. Zinho non solo non è stato avvertito, o quantomeno consultato sulla vicenda, ma soprattutto non ha percepito un centesimo. In pratica è stato lui stesso a pagare (magari anche con allegria) i miglioramenti della terapia intensiva della clinica della sua città Natale. 

Nella stessa situazione del promettente difensore si trovano altri suoi sei compagni di squadra, che si chiedono così quale sarà la relativa situazione. Proprio perché non essendo attualmente pagati, potrebbe tecnicamente anche pensare di rivolgersi alla FIFA.

Dal canto suo Zinho si allena per rinforzare il ginocchio operato, ma sa che i piani pre-stabiliti sul suo futuro potrebbero repentinamente cambiare. Niente 2020-21 nella comfort zone in Belgio, allo Standard, come preventivato. Ma trasferimento immediato in Italia. Prima all’Inter, e poi, solo dopo le decisioni di Conte, ritiro con la prima squadra o prestito in un altro club. D’altra parte parliamo di un difensore che il C.T. del Belgio Martinez ha definito il futuro della Nazionale.

L’Inter ha un accordo verbale per la ri-acquisizione totale del suo cartellino. E visti i problemi dei valloni, le possibilità che Vanheusden possa tornare alla base con 12 mesi di anticipo diventano concrete. Soprattutto perché pure nella terra del cioccolato esiste la tv: e Zinho e il suo staff, qualora non percepissero lo stipendio concordato, sono certi di poter ripercorrere le stesse tappe di Bastoni in nerazzurro. Con un anno di anticipo rispetto a quanto preventivato.

Sezione: Esclusive / Data: Dom 12 aprile 2020 alle 12:11
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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