In attesa di definire il futuro societario (mi sbilancio, non mi sorprenderei di vedere Massimo Moratti nuovamente protagonista e attivo in prima persona nel giro di poco tempo), vorrei soffermarmi su quelle che potrebbero essere le prospettive dell'Inter a livello tecnico e di risultati, considerandole nel breve termine.

Voglio però fare una premessa, che riguarda il presente e di conseguenza, chissà, anche il domani della panchina nerazzurra. Anche io, come tutti i tifosi interisti, ammiro profondamente Diego Pablo Simeone e non nascondo il desiderio di vederlo nuovamente a Milano in futuro. Detto questo, noto però poca riconoscenza nei confronti di Roberto Mancini, un allenatore di assoluto livello che gode di un grande appeal. E un motivo dovrà pur esserci, no?

Il pubblico nerazzurro oggi sembra maggiormente preoccupato (nel senso positivo del termine) dalle parole del Cholo, raggiante alla sola idea di vederlo nuovamente all'opera nella Milano che lo ha conosciuto come calciatore sul finire degli anni '90, quasi dimenticandosi che ora, in panca, c'è un vero uomo di calcio che ha scelto di tornare all'Inter proprio nel momento più complicato, per ridare al club un consistente richiamo e una certa credibilità dopo le stagioni disastrose post-Triplete. Ma non è tutto.

Ha iniziato un vero e proprio progetto dalle grandi (ma sottovalutate da tantissimi) difficoltà. In primo luogo ha messo da parte i giocatori non in grado di indossare una maglia tanto importante, successivamente ha attirato profili che nel recente passato non avrebbero mai preso in considerazione l'idea di approdare in un'Inter scadente e con così tanta confusione, e soprattutto sta cercando di riportare la Champions League, traguardo sconosciuto dalla stagione 2011-2012.

Vero, io in primis mi sarei aspettato di ascoltare nuovamente la famosa musichetta già a partire dalla prossima stagione, ma con il nuovo anno le possibilità di farcela aumenteranno sicuramente. A questo punto voglio inoltrarmi in un auspicio certamente non scontato e semplice, ma molto affascinante e - questa la speranza - realizzabile. Un altro anno con il Mancio, terzo posto raggiunto e poi via verso altre mete, magari anche più importanti di quella nerazzurra (vedi il Real Madrid).

L'augurio per il coach di Jesi è proprio questo, perché parliamo di una bravissima persona ancor prima di un ottimo tecnico. Un uomo che non merita questa indifferenza da parte di un pubblico talvolta ingeneroso, che a volte dovrebbe riavere i vari Gian Piero Gasperini, Walter Mazzarri (tanto per fare degli esempi) o qualsivoglia altra scommessa. Con la Champions conquistato ben venga poi il Cholo, l'ideale successore di RM, il quale saluterebbe Milano e l'Inter da vincente. Proprio la realtà, lo status che ha consegnato con la sua prima avventura in nerazzurro e che potrebbe replicare anche in questa seconda, che comunque resta molto, molto complicata. Scusate se è poco.

Applausi per Mancini, rispetto per Mancini, ricordatevi cosa ha fatto Mancini. Perché ultimamente sembra che all'Inter ci sia un allenatore qualunque, mentre il suo ritorno resta e resterà una 'benedizione' per la ri-crescita di questa società. Per chi non fosse d'accordo, beh.. avanti con Vincenzo Montella, Eusebio Di Francesco o Frank de Boer. Ma poi non parlate più di campioni, Scudetto, Champions League e successi vari.

Due anni e mezzo con il Mancio (al quale auguro di trovare dal 2017 un club, come detto, ancor più importante. Lo meriterebbe), Champions conquistata e poi via all''era-Cholo'. Questo il sogno/scenario che auguro ai tifosi dell'Inter. Lo stesso pubblico che oggi non meriterebbe l'uomo di Jesi. Colui che, se così andassero le cose, saluterebbe nuovamente a testa alta, altissima dopo aver centrato un'impresa probabilmente ancor più importante rispetto a quelle del passato. Dieci anni fa portò la mentalità vincente, oggi riporterebbe la credibilità. Spero tanto che questo possa accadere. Più per lei, mister, che per gli interisti che oggi non la meritano e rispettano.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 29 aprile 2016 alle 00:00
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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