"Troppo difficile pronosticare l'andamento di un derby, va contro ogni regola e lo conferma il fatto che nonostante l'Inter sia stata in finale di Champions e abbia sfiorato lo scudetto, lo scorso anno non abbia mai vinto contro il Milan, rimasto fuori dall'Europa". Parola di Walter Zenga che in occasione della stracittadina milanese, appuntamento che l'ex portiere conosce bene, è stato intervistato da Libero

Da ex portiere, chi sceglierebbe tra Maignan e Sommer?
"Entrambi fortissimi. Il nerazzurro ha avuto maggiore continuità, mentre il rossonero ha toccato picchi più alti. Il problema sarà sostituirli".

Si fanno i nomi di Caprile e Suzuki, lei ha qualche consiglio?
"Voto Caprile, è pronto per una big. In generale prediligo la scuola italiana, adoro i Donnarumma, Vicario, Carnesecchi e Meret".

Chivu è uno che ha lavorato tanto con i giovani, l'ha stupita?
"Ha un percorso preciso: Ajax, Roma con Capello allenatore, protagonista nell'Inter del Triplete. Gavetta da tecnico nelle giovanili, salva il Parma e arriva all'Inter. Chivu è un uomo di grande intelligenza che sa come si parla in uno spogliatoio. Davano l'Inter per morta, è ancora lì!.

Allegri sposa una filosofia diversa?
"Entrambi sanno leggere tra le pieghe delle rose a loro disposizione. Ho giocato con Max al Padova, è uno che capisce ogni situazione e mette ordine».

Se le chiedo cos'è l'Inter per lei?
"La mia vita, la mia seconda famiglia. Il posto in cui ho trascorso tutta la mia gioventù a partire dai miei 10 anni. Per l'Inter ho fatto il raccatta-palle, smistato la posta e portato i caffè. Mi sono ritrovato riserva di Bordon prima e titolare poi. L'ho tifata in Curva. Sì, posso dire che l'Inter è la mia vita e che mi sarebbe piaciuto tornare a casa".

Sezione: Copertina / Data: Dom 23 novembre 2025 alle 12:49
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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