Le previsioni meteo dicono che a Milano potrebbe nevicare durante il derby di domani sera. Come nel lontano febbraio 2013, quando un certo Ezequiel Schelotto segnò nella ripresa il gol del pareggio nerazzurro con un bel colpo di testa cinque minuti dopo il suo ingresso in campo. Dodici anni dopo, San Siro rischia di essere nuovamente imbiancato, ma farà caldo. Eccome se farà caldo. Come in ogni derby che si rispetti e quello di Milano ha quasi sempre messo in palio punti importanti per lo scudetto, addirittura ha significato per le due squadre una finale di Champions League. Poi si gioca anche per la sempre verde supremazia cittadina che fa fremere i tifosi più viscerali.

Questo derby arriva dopo la sosta per le Nazionali e con la Beneamata prima in classifica in coabitazione con la Roma, con due punti di vantaggio sui dirimpettai rossoneri. Sulle due panchine troveremo il giovane Cristian Chivu e il vecchio volpone Massimiliano Allegri. Il tecnico romeno ama dire che la sua squadra debba essere sempre dominante. Sappiamo invece come il suo collega rossonero ami aspettare per poi colpire a campo aperto, sfruttando le caratteristiche di giocatori come Leao e Pulisic. Quindi anche dal punto di vista tattico sarà un derby tutto da seguire per capire se Chivu supererà l'ennesimo esame all'università della serie A che presenta trappole a ogni sessione.

L'Inter arriva all'appuntamento con la voglia di riprendersi il centro del ring dopo tre sconfitte e due pareggi maturati nei cinque derby disputati la scorsa stagione tra campionato, supercoppa a Riad e Coppa Italia. Un black out arrivato dopo sei stracittadine vinte consecutivamente dai nerazzurri, serie iniziata il 18 gennaio 2023 e conclusa il 24 aprile 2024, con la storica notte che ha regalato ai tifosi interisti il ventesimo scudetto con conseguente seconda stella, proprio nella stracittadina che per calendario vedeva il Milan padrone di casa. Goduria doppia, anzi tripla, per chi ha il cuore nerazzurro.

Complice una caviglia malandata, domani sera l'Inter dovrà fare a meno quasi sicuramente dello strapotere fisico di Denzel Dumfries sulla fascia destra. Un'assenza che rischia di pesare perché Luis Henrique, alternativa naturale all'olandese, non offre ancora le necessarie garanzie, nonostante i venticinque milioni investiti in sede di mercato per il ventitreenne esterno brasiliano. Mancando ancora Darmian, salvo sorprese traslocherà a destra il bravo ed eclettico Carlos Augusto, già entrato al posto di Dumfries nel secondo tempo della gara vinta contro la Lazio. Mancherà ancora Mkhitaryan, che si spera di rivedere mercoledì prossimo in Champions a Madrid contro l'Atletico.

Nel derby dovrebbe partire titolare Piotr Zielinski, tornato carico per aver segnato con la sua Nazionale. Il giovane e talentuoso Petar Sucic siederebbe di conseguenza in panchina, pronto a dare il suo prezioso contributo a gara in corso. In attacco rivedremo insieme dal primo minuto Lautaro Martinez e Marcus Thuram con Bonny e Pio Esposito, che in Nazionale ha realizzato il suo primo gol a San Siro, a completare in panchina un reparto fortissimo. Vedremo se il mister sceglierà la velocità di Bisseck o l'esperienza di Acerbi per il centrale di difesa.

Insomma, quella che scenderà in campo sarà un'Inter fortemente competitiva, che ora, dopo le tre befferde sconfitte di inizio stagione, sta marciando a livelli altissimi. Dall'altra parte c'è un Milan sicuramente meno strutturato e con più contraddizioni, vedi il pareggio subito in rimonta a Parma dopo un doppio vantaggio. Ma è un Milan che nei derby sa trasformarsi, disponendo di un allenatore vincente e di giocatori che possono essere letali quando l'appuntamento è a cinque stelle. Come sempre in questi casi, la differenza la faranno determinazione, umiltà e voglia feroce di vincerla questa eterna sfida contro la rivale di sempre.

Si giocherà in un Meazza per tre quarti nerazzurro, con una Curva che è tornata finalmente a cantare, sventolando le sue bandiere. E' ora che l'Inter riporti la chiesa al centro del villaggio.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 22 novembre 2025 alle 00:00
Autore: Maurizio Pizzoferrato
vedi letture
Print