Zinho Vanheusden si arrende e dice addio al calcio giocato a soli 26 anni. Una carriera davvera sfortunata per il prodotto della cantera nerazzurra, segnata da numerosi infortuni. L'annuncio da parte del belga è arrivata sui social dopo la terza rottura del crociato.

"Oggi prendo una decisione che non avrei mai pensato di dover prendere a questa età. Dopo 22 anni di calcio - dal quarto anno ad oggi - la mia vita da calciatore professionista sta per finire - scrive Zinho -. Il calcio mi ha reso quello che sono oggi. Mi ha dato una vita che non ho mai osato sognare da bambino. Dal tifare per anni la mia squadra preferita con mio padre, fino a giocare un centinaio di partite e persino avere l'onore di essere capitano qui. Non si è fermato qui... Ho avuto l'opportunità di fare il mio esordio in nazionale e di giocare in Serie A. Tutte cose che sembravano irreali quando ho iniziato".

"Oltre a tutto quel bello, gli ultimi anni sono stati duri. Molto più pesante di quanto sembrassi. Ferite, operazioni, iniezioni, medicinali - racconta Zinho -. Ho dato tutto per tornare indietro, ma ogni volta diventava sempre più difficile. Cercavo costantemente il mio livello, troppo spesso sopravvalutato dal dolore e vivevo dopo ogni allenamento o partita incerto su come il mio corpo avrebbe reagito il giorno dopo. Ho continuato a lottare per essere il giocatore che volevo essere, ma ogni volta arrivava un nuovo incontro. Nel mio cuore vorrò sempre essere un calciatore, ma il mio corpo dice abbastanza da un po' di tempo. Ed è per questo che — per rispetto verso me stesso, per la mia salute e per la mia responsabilità di padre — prendo questa decisione. Per quanto sia surreale scrivere questo. Ma voglio poter camminare nella mia vita senza dolore, giocare con mio figlio e godermi la vita con la mia famiglia... Non so come sarà rialzarsi senza calcio, ma ora lo scoprirò". 

"A tutti i club, allenatori e persone che hanno sempre creduto in me. A tutti i miei compagni di squadra e amici che ho fatto nel calcio. A tutti i medici e medici che mi hanno aiutato in tutto questo. Ai giornalisti, agli analisti e a tutti quelli che stanno intorno al calcio. Alla mia famiglia, a mia moglie e a mio figlio - conclude Zinho -. A tutti coloro che hanno continuato a sostenermi incondizionatamente, nel bene e nel male. Non ce l'avrei mai fatta senza di voi. E a tutti i sostenitori che in questi anni mi hanno incoraggiato: non dimenticherò mai il vostro calore. Per i sostenitori di Standard voglio dire qualcosa in più: grazie per come mi avete chiuso nei vostri cuori. Mi sono sempre sentito parte di te e il mio cuore rosso è per sempre pieno di amore per Standard. Anche se mi sarebbe piaciuto stare davanti a voi, sicuramente vi rivedrò sugli spalti per sostenere insieme. Il calcio si ferma per me come giocatore, ma rimarrà sempre vivo nel mio cuore. Sarà per sempre parte di ciò che sono e diventerò. Grazie per questi 22 anni. Con tristezza, ma soprattutto con tanto orgoglio, ripenso a ciò che ho potuto vivere. Con tutto il mio cuore, Zinho Vanheusden". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 21 novembre 2025 alle 17:56
Autore: Raffaele Caruso
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