"Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po'...", cantava l'immenso Lucio Dalla. Mi rendo conto che in attesa del nuovo anno, l'argomento sia stato già trattato negli editoriali che mi hanno preceduto, ma l'amico, nello specifico, non può che essere Erick Thohir, l'uomo entrato a far parte della storia nerazzurra a fine 2013. Svolta epocale, dopo 18 anni di gestione Moratti, gestione contrassegnata da una montagna di pro e da qualche contro, il tutto dettato però da amore, passione e buonafede. Ora, dopo i primi approcci, che hanno comunque presentato un Thohir solare, simpatico e sinceramente attratto da tutto ciò che è Inter, si inizia a fare sul serio.

Siamo all'alba del 2014 e prende il via il mercato di gennaio, invernale o di riparazione, a seconda dei gusti. Grande attesa per le mosse del tycoon indonesiano. Grande attesa per la strategia che il nuovo corso nerazzurro attuerà per cercare di riportare l'Inter a livelli propri del Dna del club. Il nostro amico ha già sborsato settanta milioni di euro per l'acquisizione del 70% del pacchetto azionario, altri 180 entreranno a breve nella casse interiste, cifre queste che serviranno soprattutto a far fronte alla non piacevole situazione debitoria. Intanto ha espresso con chiarezza il suo pensiero. Punta ad una società sana dal punto di vista finanziario, mentre l'ottica sportiva dovrà contemplare giocatori giovani e forti, che crescano in una filosofia di gioco consolidata nelle varie categorie.

Mazzarri, che quando una cosa non gli “garba” non le manda a dire, vedi anche le ultime dichiarazioni sul Napoli nella conferenza post-derby, questa volta sembra invece recepire. “Avrei allenato volentieri l'Inter in un altro periodo storico, ma sono sereno perché la nuova proprietà parla con chiarezza di strategie e  obiettivi”, dice in sostanza il tecnico nerazzurro. Ma è anche abbastanza chiaro che un eventuale terzo posto, sinonimo di preliminare di Champions League, darebbe un impulso importante al portafoglio della società e quindi sarebbe in sintonia con la filosofia finanziaria di Thohir. Per arrivare però in alto in classifica servirebbero rinforzi immediati con giocatori “fatti” e non solo di prospettiva.

Questa tipologia di calciatori costa molto e se non si vuole spendere troppo bisogna ricorrere all'autofinanziamento, ossia alla vendita di big per acquistare altri big. Conviene? Si rischia di sbagliare? Magari si svolta, invece. Insomma Erick Thohir, se ci sei e sappiamo che ci sei, batti un colpo, magari due. Hai visto, quando Palacio ha punito gli “altri”, quant'è bello San Siro esultante? Buon anno a tutti e Forza Inter!

Sezione: Editoriale / Data: Mer 01 gennaio 2014 alle 00:00
Autore: Maurizio Pizzoferrato
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