La festa di Halloween è già finita in archivio, con i dolcetti di Milito, Palacio e Guarin, che hanno zuccherato un secondo posto ritrovato proprio alla vigilia della partita più importante di sempre, ora più che mai visto che l'Inter si presenta allo Juventus Stadium da principale sfidante per il titolo. Adesso però Strama e i suoi devono togliersi la maschera e farci vedere cosa c'è sotto. A Torino Zanetti e compagni sono chiamati a mostrare la loro vera faccia, a uscire dalla loro zucca per dirci se si tratta di un'Inter ancora in costruzione che non può permettersi di guardare la classifica, se siamo ancora di fronte a un progetto in divenire di un gruppo nuovo, come continua a ripetere Strama, o se invece, come sperano i tifosi, qualcosa è veramente cambiato nell'ultimo mese e mezzo. I record della nuova Inter intanto continuano e sembrano un indizio molto appetitoso, il resto lo si legge negli occhi dei giocatori in cui continua a crescere la consapevolezza di essere di nuovo pericolosi. I vecchi senatori dopo l'ultima annata di carestia non vedono l'ora di tornare a lottare per vincere qualcosa di importante, i giovani invece non stanno più nella pelle e vogliono cominciare a impreziosire la loro bacheca.

Sabato sera si scriverà quindi in ogni caso quale sarà la storia di questa Inter, un appuntamento cruciale, un bivio fondamentale per tornare grandi e non c'è posto migliore per farlo che la casa della Vecchia Signora, quella in cui sono stampati i 30 scudetti, il fortino in cui nessuno è ancora riuscito a vincere.

Che qualcosa sia cambiato, a parte la classifica, lo si è visto anche dal turnover che Conte si è permesso di fare perché sa benissimo che non fare risultato contro l'Inter potrebbe proiettare i nerazzurri ad altezze siderali di classifica ed entusiasmo, forse il pericolo più grande per i campioni d'Italia in carica, viste le difficoltà del Napoli, l'inconsistenza di Lazio e Roma, la crisi del Milan.

Sembra proprio la trama di un thriller, non sappiamo se ci potrà essere anche un finale bellissimo ma è comunque un film molto avvincente. Stramaccioni adesso deve decidere come scrivere il suo copione, se andare a Torino con il tridente pesante, Palacio-Milito-Cassano, per cercare soprattutto di fare male alla difesa a 3 della Juve o se invece giocarsela da "provinciale", con un mastino, Mudingayi o anche Guarin, alle calcagna di Pirlo, alla ricerca del contropiede perfetto per cominciare a sognare.

Il Biscione si trova quindi davanti allo specchio a provarsi quale sia il migliore vestito da mettere a Torino e  poi per il resto della stagione, una sfilata a cui nessuno poteva pensare dopo la sconfitta interna con il Siena. Per diventare l'anti-Juve però l'Inter deve togliersi la maschera, la festa di Halloween è finita, adesso deve solo dimostrare veramente chi è.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 02 novembre 2012 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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