E adesso cosa si inventeranno per mettere zizzania, per creare malcontento, per inventare giusto per il gusto di farlo? Cos'altro potrebbe mai partorire la loro mente bacata per inquinare l'ambiente nerazzurro? Sempre più dura trovare appigli, perché alla lunga il tempo smaschera i falsari e gli inetti. Soprattutto quelli che agiscono su commissione. E sono in parecchi.

Walter Mazzarri manda ko la Prostituzione Intellettuale. Mai avuto dubbi in merito, ma ora che tutto è alla luce del sole se ne deve parlare per mettere un po' di puntini sulle famigerate 'i'.

Primo fra tutti, Mauro Icardi. ''Mazzarri gli preferisce Milito bollito!'', dicevano. Oppure: ''Mazzarri non fa giocare i giovani!'', ''Icardi non si allena bene'', ''Icardi beve'', ''Icardi non fa vita di atleta'', ''Tutta colpa di Wanda Nara!'', ''Questo pensa solo a tweettare''. Come vi abbiamo sempre detto, Icardi fu preso per fare il titolare con Palacio, ma, complici i problemi fisici, ciò non è stato mai possibile. WM l'ha utilizzato ogni volta che ha potuto e per quanto poteva. Escluso non certo per ragioni tecniche, come ha confermato lo stesso Piero Ausilio. E non che ci servisse la conferma ufficiale. Tant'è che, appena il bomber argentino ha messo in corpo una condizione degna, eccolo lì, a sgambettare in campo. 20, 30, 45 minuti. Poi la chance da titolare e circa 75 minuti in campo. Prova convincente, nulla da dire.

Poi c'è la grande favola delle Due Punte. Mamma mia, una tassa. Nessuno diceva nulla quando si vinceva con Alvarez-Palacio. Poi, come sempre capita, appena i risultati cominciano a scarseggiare, ecco le polemiche. E tutti allenatori. ''Ci vogliono le Due Punte!'', ''Mentalità provinciale, qui siamo all'Inter: non esiste giocare senza almeno due attaccanti!''. Banale che più banale non si può. Due punte, ma quali? Milito era ko, Belfodil straziante e Icardi rotto. Milito è tornato, si è passati spesso al tandem con Palacio, eppure i risultati continuavano a mancare. Altro da aggiungere? Ci sembra di sparare sulla croce rossa.

Poi venne la storiella del Milito-sì-Milito-no. Fantastica. Non gioca Milito e ''Ma metti Milito!''; gioca Milito e ''Ma togli Milito!''. Non se ne esce. Imbarazzante.

E vogliamo parlare dell'Asado? ''Zanetti gioca sempre, perché? E Cambiasso? E Samuel? Mazzarri vittima del clan argentino!''. Bene. Samuel, tornato in forma, è ancora tra i top di tutta la Serie A; Cambiasso è andato anche in panchina, ma a Roma non è certo sembrato da pensione. Zanetti? Beh, le presenze e i minuti di questa stagione parlano da soli. Sarebbe il caso che qualcuno domandasse scusa.

Intanto, con la ripresa del trend positivo e col ritorno di una buona identità di squadra, non si leggono più i paragoni con l'Inter di Stramaccioni e i paralleli delle classifiche. Confronti del tutto inutili e senza senso, da qualunque lato li si voglia guardare. Un giochino perverso, dei soliti noti.

E torniamo al quesito di partenza: cosa si inventeranno adesso? Cos'altro potrà partorire la loro mente bacata? Ah già, dimenticavo: c'è sempre Kovacic...

Sezione: Editoriale / Data: Mar 04 marzo 2014 alle 00:01
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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