Altro che poca esperienza su una panchina di serie A. Cristian Chivu sta dimostrando invece come la panchina dell'Inter gli calzi a pennello. Non possiamo ancora dirlo in maniera definitiva per quanto riguarda i risultati che riuscirà ad ottenere, il responso lo darà come sempre il campo a fine stagione, ma è assolutamente da sottolineare come finora il tecnico romeno abbia saputo comunicare e gestire situazioni apparentemente pericolose. A Napoli è andata male per una serie di cose, da rivedere probabilmente alcune scelte dell'allenatore di fronte a una squadra che si era presentata in campo senza la punta pesante, ma tutti abbiamo visto come la Beneamata sia stata penalizzata sullo 0-0 dalle decisioni arbitrali e come Chivu abbia poi analizzato i fatti. Non ha cercato alibi, non ha parlato di retropensieri, ma ha subito cercato di mantenere alta la concentrazione della truppa in vista del match contro la Fiorentina che si sarebbe dovuto giocare quattro giorni dopo a San Siro.

La vigilia della gara contro i viola è stata purtroppo macchiata dalla tragedia che ha visto coinvolto Josep Martinez e anche in questo frangente così doloroso, il mister ha saputo toccare le corde giuste, stando vicino al ragazzo sotto shock e riuscendo comunque in poco tempo a preparare una partita che si preannunciava assai delicata. Che abbia le idee chiare e che non abbia paura di osare, Chivu lo ha dimostrato mercoledì proponendo Bisseck al centro della difesa a tre. La più difficile delle tre posizioni del pacchetto arretrato perché aumenta le responsabilità rispetto ai cosiddetti braccetti. E il ventiquattrenne difensore tedesco ha giocato una partita di alto livello, limitando lo strapotere fisico di Kean, andando anche vicino al gol, evitato solo da un super De Gea.

Infortunato il professor Mkhitaryan, a centrocampo il mister ha scelto dal primo minuto Petar Sucic. La ventiduenne mezzala croata ha risposto con una gara piena di cose positive, condita da una perla che ha esaltato il popolo nerazzurro. Il gol del 2-0 è poesia pura, la conduzione della palla con la suola in mezzo all'area intasata, l'abbiamo vista da gente del calibro di Zidane, Roberto Baggio e Totti. Gli interisti, che nella storia di questa squadra hanno conosciuto grandi campioni capaci di gesti tecnici fuori dal comune, hanno appaudito a scena aperta. Il calcio, anche con i cambiamenti imposti dall'evoluzione del gioco, non può essere ridotto solo a schemi, tagli e diagonali. Benvenuto quindi Petar Sucic, ragazzo che fa sognare. Il croato deve migliorare nell'intensità, ancora soffre troppo i contrasti, cosa sottolineato dallo stesso Chivu che ama i giocatori di qualità e sa come lavorare su questo talento che la dirigenza interista ha avuto la bravura di vestire di nerazzurro.

Dal campo agli spalti. Chi è stato al Meazza mercoledì ha potuto rivivere la giusta atmosfera che ha regalato il ritorno del tifo della Curva Nord. Il teatro delle partite precedenti si è ritrasformato in bolgia, quella sana, che ha contribuito alla netta vittoria nerazzurra. Chivu e i giocatori chiamati in causa nel dopo partita hanno sottolineato l'importanza del sostegno senza sosta per i novanta e passa minuti che caratterizzano le gare.

Domani l'Inter, a tre punti dalla vetta almeno sino a Napoli-Como in programma oggi nel tardo pomeriggio, reciterà all'ora di pranzo in quel di Verona. Sulla carta, la famigerata carta, nerazzurri nettamente favoriti contro gli scaligeri con solo cinque punti all'attivo. Ma proprio perchè la squadra di Paolo Zanetti sarà affamata di punti salvezza davanti al suo pubblico che sa spingere come pochi, al Bentegodi servirà un'Inter si, consapevole della sua forza, ma estremamente concentrata e umile. Come predica sempre Cristian Chivu, che chiede ai suoi di dominare le partite, senza però dimenticare che esiste anche l'avversario.

In vista della gara di Champions League in programma mercoledì prossimo al Meazza contro i kazaki del Kairat Almaty, si profilano alcuni cambiamenti di formazione. Giocherà ancora dal primo minuto Petar Sucic, giovane talento che segna portando avanti la palla con la suola.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 01 novembre 2025 alle 00:00
Autore: Maurizio Pizzoferrato
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