Settantuno gol. Contro la Svezia due giorni fa, Romelu Lukaku ha segnato tre reti raggiungendo il settantunesimo score in centocinque presenze con la maglia della Nazionale belga. Il centravanti d'Anversa è, con una media dello 0.68 gol a partita, il marcatore più prolifico dei Red Devils. Non solo il numero di volte a segno e la percentuale realizzativa (di un gol ogni 94 secondi), con i suoi 15 assist ha preso parte ad un'azione da gol per 86 volte. La tripletta inflitta alla Nazionale di Ibra spezza un digiuno lungo un anno e mezzo circa, non a caso, uno dei periodi meno fausti della carriera del classe '93. Trend che fotografa il momento di Big Rom, andato in slow motion anche con i club, oltre che in Nazionale, al Chelsea come all'Inter in questa strana stagione dopo il came-back. Falcidiato dall'infortunio che ha fatto di lui un ologramma nella prima parte di stagione, il belga con Inzaghi sta trovando minutaggio e stato di forma crescenti che la parentesi con la Nazionale potrebbe attestare se non fosse ancora troppo nitida la prestazione contro la Juventus, non brillante. È vero anche che dal derby d'Italia è difficile estrapolare un unico e vero colpevole e la prestazione del 90 nerazzurro non va in controtendenza con quello dell'intera squadra nel complesso, per quanto non un alibi. E il ritorno alla rete è già una buona notizia a priori, se vogliamo aggiungerci l'entusiasmo dell'inizio "della nuova era" come l'ha definita lo stesso giocatore... speriamo che sia la scintilla per la ripartenza. In questo finale di stagione con il Benfica alle porte e un quarto posto (almeno) da assicurarsi, il ritorno del vero Lukaku, conosciuto nella prima parentesi nerazzurra, sarebbe il vero toccasana per la squadra di Simone Inzaghi. 

La partita contro i bianconeri ha nuovamente toccato il nervo scoperto, ferita colpita ancora più brutalmente considerato l'avversario. Ma la sosta potrebbe e dovrebbe portare un po' di respiro prima del grande tour de force. Al ritorno a Milano è già aprile di fuoco: quattro match in campionato (Fiorentina, Monza, Empoli, Lazio), due in Champions (andata e ritorno col Benfica) e due di Coppa Italia con la Juventus. Otto partite in trenta giorni che potranno definire una linea netta nella stagione dei nerazzurri e segnare anche un solco del futuro. Ragioni validissime che giustificano la necessità di un Lukaku al meglio che oggi ad Appiano è ancora un ricordo ma che con la zampata a San Siro contro i portoghesi ha firmato il 51% dello step successivo da giocare contro i lisbonesi. Buone ventate che lasciano sperare in un'inversione di tendenza che gioverebbe all'Inter, a Inzaghi e anche all'"ex" Chelsea, se è proprio il ritorno a Londra ciò che vuole evitare. Il suo futuro nella sua ritrovata Milano è al momento in bilico e un eventuale remake dell'operazione dello scorso giugno sarebbe sicuramente più complicato da ottenere. Al di là delle eventuali condizioni dei Blues, anche un ipotetico identico scenario a quello sottoscritto per la stagione in corso sarebbe un costo che Marotta e Ausilio potrebbero preferire di evitare per ragioni già note. Secondo le cifre trapelate in passato il ritorno del pupillo di Conte è costato a Zhang 19 milioni di euro circa tra ingaggio lordo, al netto dello sgravo del decreto crescita) e 7,860 milioni di euro di costi pagati al Chelsea per il prestito. Costi che in Viale della Liberazione dribblerebbero volentieri, specie perché da valutare ci saranno vari scenari e reparti. L'attacco non è l'unica grana da risolvere al The Corner, una tra le tante in vista di una stagione ancora tutta da definire e ancor prima da scoprire. Le sorti di quello che sarà passa proprio dall'imminente aprile, mese in cui l'Inter di Inzaghi dovrà rispondere ad un appello fino a questo momento rimandato: chi è veramente?

Domanda alla quale il primo interpellato è proprio il capocannoniere belga, risorto con la maglia dei diavoli rossi e dal quale ci si aspetta una risalita anche sotto quel duomo al quale giurava amore ed è il momento in cui ogni tifoso ora chiede di dimostrarlo, l'unico: il campo. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 26 marzo 2023 alle 00:00
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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