Sono stati resi noti nella giornata di ieri i prezzi degli abbonamenti dell’Inter. E, sempre ieri, Alejandro Camaño, l’agente di Lautaro Martinez, si è presentato nella sede nerazzurra. Sapete qual è il comun denominatore tra il capitano e i sostenitori della Beneamata? La fame di vittoria. La voglia di tagliare grandi traguardi. L’obiettivo di centrare grandi successi. Alla fine al tifoso, come è anche giusto e normale che sia, non importa un granché del bilancio. Ma interessa che la squadra del cuore vinca. E alzi al cielo dei trofei.

Poi certo, di questi tempi esistono pure gli Scudetti della sostenibilità e l’esaltazione della plusvalenza, ma non sono trofei che non finiscono di certo in bacheca. E sostanzialmente immagino proprio sia quello che pensa il Toro argentino. Ovviamente è fondamentale che lo stipendio, ricco, arrivi puntuale. Ma poi la competitività della squadra è la prima caratteristica ricercata da qualsiasi professionista. Con mercato appena iniziato credo sia ancora presto per esprimersi su quel che sarà e potrebbe essere in casa nerazzurra. In più l’approccio mentale del post Inzaghi e del post Mondiale per Club – mi riferisco alle dichiarazioni di Lautaro e a quelle del Presidente Marotta, ormai arcinote – sarà fondamentale per capire quale direzione potrà prendere l’annata interista.

La testa conta quanto i piedi. Lo 0-5 col Psg potrà essere superato solo inanellando punti su punti, in campionato e in Champions League. Altrimenti pioveranno critiche immediate. E a proposito dei francesi, vedendo anche i 4-0 rifilati all’Atletico e al Real Madrid, mi convinco ancora di più che quelli ingiocabili a Monaco di Baviera fossero proprio loro, come difatti è stato. Sembra una bestemmia, ma credo che in Italia tutti abbiano sottovalutato Hakimi e compagni, ritenendoli sì forti, ma non fortissimi come in realtà sono. Certo, il risultato finale non ha comunque scusanti, ma è anche corretto riconoscere seppur tardivamente ulteriori meriti agli avversari. Che, parola di Luis Enrique, vogliono continuare a vincere, a partire proprio dall’ultimo atto previsto negli Usa. Come Lautaro, i tifosi e tutto il mondo dell’Inter che, visti gli zero titoli stagionali, sperano di tornare a gioire per questo o quel successo nella nuova annata.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 11 luglio 2025 alle 00:00
Autore: Simone Togna
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