Presente con i colleghi all'incontro tra allenatori e vertici Aia nella sede della Lega, Luciano Spalletti ha risposto alle domande dei giornalisti presenti.

I suoi colleghi hanno detto che è stato un incontro positivo. Di cosa avete parlato nello specifico?
"Sono d'accordo, è stato un incontro molto positivo, molto importante per una collaborazione futura. L'argomento era il Var. Poi hanno preso episodi che possano essere in contrasto ma he hanno lo stesso sviluppo, motivando la decisione, e sono stati toccati più temi: fallo di mano, spinta in area, fuorigioco. Il dibattito è stato incentrato su come usare il Var, sono stati fatti passi avanti notevoli perché non c'è più in discussione la sua presenza, mentre fino all'anno scorso se ne parlava. Tutti ora hanno la consapevolezza della potenza di questo strumento, ce ne siamo resi conto tutti e spesso la polemica nasce dal suo mancato utilizzo piuttosto che dalla sua applicazione. Considerando competizioni dove non c'è il Var ci si rende conto che manca qualcosa, una sorta di tutela per il corretto sviluppo delle situazioni. Se consideriamo le partite in cui è stato usato, si vede che c'è tranquillità nel prosieguo della gara perché c'è la sensazione che l'episodio sia stato esaminato e non si porta dietro il dubbio su quanto accaduto in precedenza. Perché anche i tifosi allo stadio lo percepiscono e superano l'episodio senza portarsi dietro il problema fino in fondo. Forse la Var Room è un mettere a disposizione dell'arbitro la tecnologia, ancora di più bisogna aspettare che ci sia un rapporto più confidenziale per sviluppare decisioni in poco tempo e probabilmente servirebbe la saggezza dell'arbitro esperto al Var. Da queste riunioni tutti traggono beneficio, ci hanno detto che quando capitano episodi in cui gli arbitri si confrontano il fatto di avere molte voci lì intorno che ti parlano e arrivano nella Var Room crea confusione e loro devono tutelare questa cosa. Si capisce che verranno ammoniti di più i giocatori che andranno a protestare. Per quanto mi riguarda cercherò di intervenire con la squadra affinché non si crei questo capannello di giocatori ma ci vada uno soltanto per spiegare le proprie ragioni, e spesso deve essere il capitano".

Quando ha parlato di arbitri esperti intende dire che c'è una proposta?
"Ho detto che sono decisioni che si prendono in pochi secondi. Il limite prima per gli arbitri era l'età, si basava sull'aspetto fisiologico. Con questo nuovo meccanismo conta più aver vissuto determinati episodi di quel genere. Riflessione normale per chiunque svolge questo lavoro".

Avete parlato dell'eventuale possibilità di richiesta dell'intervento del Var da parte della panchina?
"No, non ne abbiamo parlato. Se si mettono troppe cose diventa un fardello che più si contiene meglio è".

Lei ha detto che la polemica nasce dal mancato uso del Var.
"Prima la polemica nasceva dal fatto che si metteva in discussione la sua presenza, ora è il  contrario perché si crea la polemica sul fatto che non sia intervenuto".

Vi hanno spiegato come mai quest'anno è sembrato che il Var intervenisse meno?
"Ci hanno dato tutte le spiegazioni in base alle domande, ci siamo lasciati con un cordiale arrivederci alla prossima partita. Micciché ha portato numeri in cui ha spiegato le componenti che lavorano in questo movimento, ciò che viene preso dal campionato italiano in funzione della visibilità all'estero. Così ha richiamato ad avere un  comportamento intelligente, serio, professionale. Intelligente è colui che si comporta da intelligente".

L'intervento di Spalletti all'incontro Allenatori-Aia
Sezione: Copertina / Data: Lun 19 novembre 2018 alle 15:17 / Fonte: dall'inviato Mattia Todisco
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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