Dopo la fiducia incassata da Zhang, Inzaghi è rimasto alla Pinetina un'ora e mezza con la dirigenza nerazzurra per analizzare il momento delicato dell'Inter e cercare insieme soluzioni che facciano uscire dalla crisi nel minor tempo possibile. "Dalla riunione è uscito un messaggio chiaro ovvero "niente è compromesso" visto che il distacco dal Milan è di due punti, mentre il primo posto occupato da Napoli e Atalanta è a cinque lunghezze - riferisce il Corriere dello Sport -. Nell'anno del tricolore con Conte, dopo sette giornate, l'Inter aveva gli stessi punti di adesso (12) e dall'ottava in poi iniziò una striscia vincente. Come? Abbassando la linea difensiva, rischiando di meno e affidandosi alle ripartenze di Lukaku. Possibile che Inzaghi faccia qualcosa del genere, anche se il bel gioco è e rimarrà sempre nel suo dna. La condizione atletica non viene considerata dallo staff tecnico un problema e i dati analizzati sono ritenuti inequivocabili: finora solo i giocatori della Lazio e della Salernitana hanno corso di più come di media a incontro rispetto a quelli dell'Inter; i nerazzurri hanno numeri da podio per la A anche per quel che riguarda i chilometri percorsi ad alta velocità e il numero di sprint per gara. A Udine però la squadra è andata in difficoltà come intensità. Ed era già successo nel derby, prima del finale arrembante, e contro la Lazio. Perché? Rispetto al 2021-22 troppi singoli hanno avuto una flessione causata da infortuni, voci di mercato o altro".

Adesso è il momento di ritrovare unità di intenti, prima con la testa e poi con le gambe. Tutti vogliono tornare a vedere l'Inter di ferro di qualche mese fa. E occhio alle scelte: "Possibile che in porta l'alternanza abbia un freno e che, al netto di nuove incertezze, Handanovic trovi più spazio", annuncia il CdS.

Sezione: Copertina / Data: Ven 23 settembre 2022 alle 08:43 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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