Antonio Conte, rimani al Chelsea? Chissà quante volte, in questi ultimi mesi, il fresco vincitore della Premier League ha dovuto rispondere a questa domanda. In ognuna di queste, però, non ha mai diradato i dubbi attorno alle sue intenzioni, fino a quella rilasciata in esclusiva ai microfoni di Premium Sport: "Io ho firmato l'anno scorso un contratto di tre anni, abbiamo iniziato un percorso esaltante, c'è la volontà da parte della società e c'è la condivisione di un progetto. L'anno prossimo bisognerà rinforzare una rosa e si cercherà qualcosa di positivo. Non dimentichiamo che il Chelsea ha perso giocatori che hanno fatto la storia del club negli anni, l'ultimo dei quali è Terry, per questo bisognerà mettere basi solide per un progetto importante. L'Inter ha scelto Spalletti, quindi io resto al Chelsea? Sono ragionamenti che deducete voi, io dico che quando hai questo tipo di successo come vincere la Premier è un bene per noi, ci sono stati tanti rumors attorno a me ed è normale, però io comunque ho ancora due anni di contratto al Chelsea e c'è l'intenzione di rispettarlo. Uno che ha due anni di contratto deve per forza pensare di rimanere qua. Sì, resto sicuramente al Chelsea. Il mercato? Il mio passato dice che ho sempre chiesto e difficilmente mi hanno accontentato, in questo senso devo migliorare molto. Tutte le cose accadono per un perché, oggi sono al Chelsea dopo un percorso che è è passato anche dalla Nazionale".  

L'ex ct dell'Italia, poi, parla così dell'obiettivo FA Cup: "Sicuramente sarà una bella emozione sabato, ho superato l'effetto Wembley contro il Tottenham in una bellissima atmosfera. Sarà una bella finale, il torneo più antico al mondo e ci teniamo a vincere. Questa è stata una settimana molto bella perché alla fine è giusto gustarsi la vittoria, dopo un anno bello tosto sotto ogni punto di vista. Però, al tempo stesso, ho cercato di portare la giusta concentrazione ai giocatori, vogliamo cercare di finire nel migliore dei modi. Per me aver fatto 13 anni alla Juve è stato più che fondamentale, quando sei in una grande squadra è inevitabile respirare l'aria giusta, lì impari ad avere una mentalità vincente. Io al livello dei top? Sinceramente non è una mia priorità avvincinarmi agli allenatori top in Europa, l'obiettivo è fare il meglio per il mio club e non per me stesso. L'importante è far crescere la società per cui lavoro". 

 

Sezione: Copertina / Data: Ven 26 maggio 2017 alle 12:43
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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