È ormai prassi assistere ad un calendario di Serie A (ma non solo) spezzatino che spalma gli incontri su vari giorni del fine settimana, ma soprattutto scandaglia i vari campionati in più segmenti intervallati da soste per le Nazionali, "una delle cause dell’aumento degli infortuni" che falcidiano i club. Già il prossimo anno, per limitare la problematica di cui sopra, la musica cambierà. Intanto per quest'anno, la Serie A, come gli altri campionati, è ben suddivisa in cinque segmenti come analizza Paolo Condò nella sua analisi in merito all'argomento affidata alle pagine del Corriere della Sera.

"L’effetto più 'sociale' di un calendario così strutturato è la scomparsa della pausa natalizia", periodo durante il quale si gioca sempre, "come succede in Premier League e più in generale nello sport professionistico americano. Dal punto di vista tecnico, la ripetitività anno dopo anno dei cinque segmenti rende interessante, se non proprio indicativa, la loro analisi" si legge sul quotidiano milanese dove Condò poi prosegue: "Se andate a leggere le dichiarazioni di queste ore dei vari allenatori, tutti parlano di tour de force (a parte magari Allegri e Fabregas, liberi da impegni continentali). Hanno ragione. Prendiamo Chivu, forse il più tartassato dal calendario: stasera gioca a Roma in casa della capolista, martedì va a Bruxelles per una gara di Champions che occorre vincere (l’Inter deve riempire di punti il granaio europeo adesso, in vista di una seconda parte del girone tremenda). Sabato sarà al Maradona per lo scontro diretto con la capolista. Tre gare top in otto giorni prima di ricevere una Fiorentina in brutte acque, dunque insidiosa, e soltanto allora respirare un po’ col trittico Verona-Kairat-Lazio a chiudere il periodo". 

Sezione: Copertina / Data: Sab 18 ottobre 2025 alle 14:15
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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