Raggiunto dal quotidiano Libero per parlare di Roma-Inter, sfida tra due squadre nelle quali ha vissuto pagine importanti come dirigente, Walter Sabatini rivolge in primo luogo un pensiero ad un suo grande amico: "Im questi club ho lavorato e li rispetto molto. Ma questa è anche la partita di un mio fratello di calcio: Sinisa Mihajlovic. A Roma iniziò la sua carriera italiana, nell’Inter la chiuse. Se mi manca? Ogni giorno. E se l’Italia ha il miglior portiere del mondo, ossia Gigio Donnarumma, è merito di Sinisa che lo fece esordire nel Milan sedicenne".

Sull'Inter di Cristian Chivu.
"Ragazzo intelligente, Cristian, ha personalità nel dare un’impronta alle squadre che allena. Lo si è visto lo scorso anno quando salvò il Parma solo con il gioco".

È uno degli allenatori Sabatini-style?
"Fra i giovani sì, insieme a Daniele De Rossi. Tra gli esperti sono affezionato a Luciano Spalletti che ancora adesso soffre molto per la disavventura da CT".

L’Inter di Chivu gioca diversamente dagli anni scorsi. Vero o falso?
"Vero. Inzaghi esagerava con il gioco un po’ interlocutorio, Chivu fa verticalizzare e un attaccante per lui ideale è Bonny, ragazzo svelto che fa dimenticare Lookman mai arrivato".

Lautaro e Thuram sono punti fermi ma nell’Inter si fa largo Esposito. Le piace?
"Molto. Sento paragoni ancora irriguardosi con Vieri ma Pio ha fisico, protegge bene il pallone, fa salire la squadra e segna. Un regalo per la nazionale".

Sezione: Focus / Data: Sab 18 ottobre 2025 alle 14:00
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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