"Era un guerriero intelligente. Parliamo di un ex difensore molto lucido negli interventi, tecnico e perspicace anche in mezzo al campo, il che non è da tutti. Un campione che ha vinto tanto in carriera, sia all'Inter, ma anche con la Roma. E poi è uno che si fa rispettare nel modo giusto. Non gli serve strillare per farsi ascoltare. E questa dote la stiamo vedendo anche ora che è diventato allenatore". Parola di Vincent Candela, ex compagno di Cristian Chivu ai tempi della Lupa, intervistato da Tuttosport.

È uno carismatico, con gli attributi? 
"Sì, possiamo anche dire questo. Lui era entrato nel gruppo per le sue qualità, non solo tecniche e fisiche, ma soprattutto quelle a livello umano. Per questo si era subito integrato ed era stato grande con la Roma. E il suo segreto, ripeto, è il farsi rispettare senza alzare la voce. Chivu ha personalità, ottiene potere e rispetto senza gridare".

Avrebbe immaginato che, appese le scarpette al chiodo, sarebbe potuto diventare allenatore?
"Col senno del poi direi di sì. Non è un artista, perché per gli artisti è più difficile, spesso si pensa che i futuri allenatori siano i centrocampisti, quelli che sono sul pezzo, che veramente sbagliano poco, che sono precisi. E Chivu era uno così. Quindi si pensa abbia il profilo giusto per diventare un grande allenatore, anche se oggi è ancora presto per dirlo. Ha maturato esperienza al Parma, adesso è all'Inter. Penso che non sia facile dopo gli anni di Inzaghi arrivare in nerazzurro avendo a disposizione più o meno lo stesso gruppo".

E come lo vede sulla panchina dell'Inter oggi? 
"Ha cominciato e sta lì a combattere. L'Inter negli ultimi quattro anni ha vinto solo uno scudetto, perdendone tre. Chivu in queste poche giornate sta facendo bene, però il tempo è troppo limitato per dire se farà meglio o peggio di Inzaghi. Per lui è una bella sfida, una grande opportunità. Da persona di carattere ha accettato".

Pensa ci sia però il rischio che si bruci guidando un club così importante con così poche panchine alle spalle?
"Con l'esperienza si impara, soprattutto il mestiere di allenatore, non è che da un giorno all'altro si diventa il migliore, è impossibile come in tutte le cose della vita. Però da fuori penso che abbia tutti i valori per diventare uno molto bravo. Ha giocato con l'Inter, ha vinto il Triplete, quindi magari anche se sbaglia due o tre cose, queste potranno anche essere perdonate. Però attenzione: dovrà fare bene. L'Inter è una delle squadre più forti del campionato, se la deve giocare per vincere lo scudetto".

Come vede la sfida tra Roma e Inter di questa sera all’Olimpico? 
"Chivu fa pressare molto alti i suoi, contro mister Gasperini sarà bello, avrà di fronte uno con un’esperienza molto forte. Non sarà una partita da 0-0, ma una gara da giocarsi anche tatticamente. La Roma vuole restare prima, l’Inter vuole tornare in vetta. Né i nerazzurri, né i giallorossi si accontenteranno del pareggio".

Sezione: Copertina / Data: Sab 18 ottobre 2025 alle 12:30
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
vedi letture
Print