È l'Inter la grande esclusa delle migliori cinque squadre europee nelle nomination del Ballon d'Or, nomination dalle quali è stato escluso anche l'ex allenatore nerazzurro, oggi all'Al Hilal, Simone Inzaghi. Nelle varie nomination della giuria che ha stilato le preferenze per i candidati in lizza per i vari premi, tra cui il più importante ovvero il Pallone d'Oro, sono soltanto due gli interisti presenti: Denzel Dumfries e Lautaro Martinez. A commentare lo scenario prefiguratosi è Paolo Condò che a Sky Sport ha detto: "Lautaro Martinez e Thuram non sono bastati l’anno scorso perché alle loro spalle c’era assolutamente il nulla. Taremi, Arnautovic e Correa non hanno portato nulla, infatti nessuno dei tre è più ad Appiano Gentile. Quest’anno hanno riportato alla base Pio Esposito che è veramente interessante come aggiunta, poi c’è Bonny in più. Se porti anche Lookman, certamente dai come minimo respiro a Lautaro e Thuram, il necessario respiro perché ricordiamoci gli ultimi due mesi dell’Inter è passata dalla prospettiva di poter vincere tutto al non vincere niente perché aveva gente esausta. Thuram era esausto negli ultimi mesi quindi è veramente facile vedere dove l’Inter ha perso i suoi traguardi l’anno scorso".

Poi sulle candidature del Pallone d'Oro ha aggiunto:
"Detto questo, e mi ricollego alle nomination del Pallone d’Oro, mentre il Napoli è stato giustamente premiato con la nomination preziosissima di Conte tra i cinque migliori allenatori e quella di McTominay doverosa tra i migliori giocatori, l’Inter è stata molto punita. Non è tanto la nomination dei soli Lautaro e Dumfries tra i trenta a stupirmi quanto il fatto che l’Inter non sia stata indicata tra le cinque formazioni migliori della stagione, e parliamo di un club che ha giocato la seconda finale di Champions in tre anni. Ma soprattutto fa specie il fatto che Simone Inzaghi non sia stato menzionato tra i migliori cinque allenatori nonostante la seconda finale di Champions in tre anni. Questo ti dà l’idea di quanto l’opinione internazionale sia che l’Inter ha bisogno assoluto di cambiare: che la squadra che è arrivata in finale attraverso un grande percorso purtroppo crollato malamente in finale debba essere trasformato e rinfrescato. Un po’ questo lo stiamo vedendo, ma è necessario anche dal punto di vista tattico. Al momento non so Chivu come giocherà, io credo che stia facendo sperimentazioni tra l’usato sicuro perché di partenza penso che l’Inter partirebbe con la formazione dell’anno scorso, ma anche con la necessità di mettere dentro anche Sucic che al Mondiale per Club mi è piaciuto, Lookman che alla fine credo arriverà, dare spazio a Pio Esposito, provare a cambiare alcune cose… La partenza di Calhanoglu al momento pare scongiurata, lui è stato l’uomo chiave dell’Inter tatticamente in questi ultimi anni, ma ormai ha un’età e una prospettiva e lo spazio a Sucic dovrebbe aprire nuove strade".

Sezione: Copertina / Data: Gio 07 agosto 2025 alle 16:31
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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