Ai microfoni del quotidiano argentino Olé, Beto Yaque, agente di Lautaro Martinez, allontana quelle che sono le sirene provenienti da Barcellona per l'attaccante dell'Inter: "Lui giocatore da Barça? Sta bene lì dov'è. Ovviamente sta crescendo e imparando. È un ragazzo con un potenziale enorme, senza limiti, che può diventare un giocatore d'élite. Oggi la verità è che la cosa più importante è vedere come si sia abituato al calcio europeo molto rapidamente. È arrivato e ha iniziato a giocatore; e quando entrava in campo segnava. Così la gente vede che qualità ha. Il ragazzo ha conquistato tutti per quello che dà in campo, la gente si è affezionata a lui e questo gli ha fatto bene per continuare a mostrare il suo valore".

Quindi Lautaro resta all'Inter?
"Ha ancora tre anni di contratto, chi lo vuole deve parlare coi nerazzurri. Ma a Milano è tranquillo e felice. Gioca e cresce".

Come si sente un rappresentante che ha una miniera d'oro in mano?
"Ti fa imparare. Come è successo a lui, cresci all'improvviso. Inizi a parlare con i dirigenti delle squadre giovanili, poi con Víctor Blanco, che è già un nome importante, e finisci con i presidenti o direttori sportivi delle squadre più grandi del mondo. Cose che non immaginavi nemmeno. Con Lautaro poi ho una relazione come da padre a figlio, questa è la cosa alla quale tengo di più in tutto questo. Siamo sempre stati vicini anche nei momenti peggiori". 

Ma già quando era a Bahia Blanca lo chiamavano Toro?
"No, lì era solo Lauti. Il soprannome glielo diedero al Racing". 

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Sezione: Copertina / Data: Ven 25 dicembre 2020 alle 23:10
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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